Zefiro e Flora

orologio da mensola, ca 1805 - ca 1805

Basamento a parallelepipedo con parte inferiore e superiore aggettante; al lati, sopra il basamento figura muliebre e figura virile che si incoronano vicendevolmente con ghirlande di fiori e che si congiungono ad arco sopra il quadrante; ara decorata con cesto di fiori e frutta e coppia di api che sostiene il quadrante. Piedini a zampe di grifone con doppia palmetta allungata, in bronzo dorato; sul basamento, modanatura a fogliame stilizzato, in bronzo dorato.Montaggio: figure, corpo dell'orologio e basamento assemblati mediante viti e bulloni.Quadrante in smalto bianco su metallo con ore in numeri romani in nero e indicazione schematica dei minuti. Lancette dorate e traforate. Lunetta con fitta decorazione.Movimento tipo Parigi, diametro 106 mm, platine circolari, leggermente appiattite in basso e ai lati. Scappamento ad ancora piccola di acciaio lucido di profilo insolito. Pendolo tipico con regolazione attraverso la lunetta. Sospensione a filo. Forchetta di acciaio con punte a gancio. Bariletti dentati. Partitora

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA METALLO
    SMALTO
    bronzo/ doratura/ patinatura
    marmo viola
    marmo grigio verde
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • ATTRIBUZIONI Thomire Pierre-philippe (1751/ 1843): bronzista
    Lepaute Jean Joseph (1768/ 1848): fornitore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare costituisce una parure con i due candelieri a otto luci di Antoine-André Ravrio (cfr. 0100216295).Nel 1805 l'orologio si trovava sopra il camino della "Chambre à coucher de...l'Empereur" nella Palazzina di Caccia di Stupinigi (n. 335, "Pendule de bronze doré acev deux figures en noir"). Rientra senza dubbio, insieme alla pendola con Tersicore e a quella con Ebe, nelle ordinanzioni imperiali effettuate nel 1704 circa, motivate soprattutto dall'imminente arrivo di Napoleone per ricevere la corona italiica (26 maggio 1805) e destinate in maggioranza alla palazzina (cfr. le liste del 22 e 24 gennaio 1805, pubblicate in D. Ledoux-Lebard, in H. Ottomeyer, J.-D. Augarde e P. Proschel, Vergoldete Bronzen: Die Bronzearbeiten Des Spatbarock Und Klassizismus, Monaco 1986, vol. II, pp. 667-726). Nel 1807 risulta trasferito a Palazzo Reale.Paolo San Martino circoscrive l'attribuzione, per questo esemplare, ad un autore attivo nel 1805, anno della spedizione dei cadelieri di Ravrio a Stupinigi, e propone il nome di Pierre-Philippe Thomire con una datazione a ridosso degli anni del "Pendule d'Apollon" (cfr. G. De Bellaigue, The works of arts in Buckingham Palace, in Buckingham Palace, a cura di J. Harris, J. De Bellaigue e O. Millar, Londra 1968, p. 155 e The age of neoclassicism, Londra 1972, p. 760; P. San Martino, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 28, p. 155). Il movimento, coevo alla cassa, non è firmato, mentre l'assemblaggio dell'orologio e la vendita si devono quasi certamente a Jean-Joseph Lepaute (1768-1846), uno dei discendenti dei fratelli Jean-Andrè e Jean-Baptiste Lepaute, che primeggiarono a Parigi a partire dalla metà del Settecento (cfr. G. Brusa, in Ibid., p. 156)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216083
  • NUMERO D'INVENTARIO 1900
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI dietro la base - R. PALAZZO TORINO/N./D.C. [su etichetta a stampa] - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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