Il fondo è blu scuro (Bleu Nouveau) ad eccezione di una zona intermedia lasciata in bianco. La montatura in bronzo è formata da ornamenti d'origine classica, di ghirlande di fiori, e di due cariatidi che uniscono la parte superiore a quella inferiore

vaso, ca 1784 - ca 1784

Questo vaso a forma di cratere è costituito da sei sezioni di porcellana, divise orizzontalmente, riunite fra di loro per mezzo di una montatura in bronzo dorato, che allo stesso tempo funge da decorazione

  • OGGETTO vaso
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    porcellana/ invetriatura/ pittura/ doratura
  • MISURE Altezza: 213 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Sèvres
  • ATTRIBUZIONI Thomire Pierre-philippe (1751/ 1843)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Palatina e Appartamenti Reali
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.za Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia del vaso e della sua montatura è in parte conosciuta (vedi Luliette Niclausse, “Thomire”, 1947, p. 68 ff., con riferimenti alla bibliografia precedente). Il vaso fu eseguito nel 1784 da un modello di Louis-Simon Boizot, la montatura venne fusa e cesellata da Pierre-Philippe Thomire. Il vaso era in coppia con un altro, eseguito l'anno precedente, ora al Louvre. Come quest'ultimo, anche il vaso di Palazzo Pitti aveva originariamente un rilievo in 'biscuit' intorno al collo; i motivi di questo rilievo, diviso in due parti, erano “La toilette de Venus” e “Venus sur le eaux”. Per ragioni sconosciute, il rilievo originario venne in seguito cambiato con l'attuale decorazione in bronzo a forma di freccia e scannellature con tralci di vite e fiori. I due vasi erano i più grandi mai realizzati a Sèvres, e la loro fattura sollevò un grande interesse. I vasi divennero perfino una questione di prestigio per il conte d'Angivillier, la massima autorità della fabbrica, il quale desiderava dimostrare che la fabbrica di Sèvres poteva eseguire vasi altrettanto grandi quanto quelli di Meissen. Ambedue i vasi probabilmente furono messi in mostra nel palazzo di Versailles nel dicembre 1784 per poi prendere posto nella Galerie d'Apollon al Louvre. Secondo l'ultimo inventario di Palazzo Pitti (inventario Oggetti d'Arte del 1911) il vaso, che attualmente si trova nella Sala d'Ercole della Galleria Palatina, fu regalato da Napoleone a Maria Luisa duchessa di Lucca. Tuttavia, dato che Maria Luisa (1782-1824), figlia di Carlo IV di Spagna, divenne duchessa di Lucca solo dopo il congresso di Vienna (1814-5), il dono deve essere stato realizzato quando Maria Luisa era regina d'Etruria (dal 1801 al 1807, dal 1803 reggente per il figlio). In seguito Maria Luisa lo portò probabilmente con sé quando lasciò Firenze poiché risulta dall'inventario del 1847 che il vaso pervenne dal palazzo di Lucca nel 1851. È molto probabile che il vaso sia da identificarsi con quello che la fabbrica nell'anno IX (cioè 1800-1801) consegnava al Ministere de l'Intérieur', per il prezzo di 50000 'francs' (vedi Chavagnac e Grollier, “Histoire des Manfactures française de porcelaine”, 1906, p. 234). Il vaso riappare in un resoconto di porcellane di Sèvres fornito al Ministero degli esteri durante l'anno X (1801-1802), resoconto firmato da Chaptal, 'Ministre de l'Intérieur'
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900006096
  • NUMERO D'INVENTARIO OdA Pitti 1518
  • DATA DI COMPILAZIONE 1972
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2000
    2006
    2022
  • ISCRIZIONI sulla base - MANUFACTURE N.ale DES PORCELAINES DE SEVRES LA GARNITURE FAITE PAR THOMIRE. A PARIS - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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