Ganimede e l'aquila di Giove (?)

orologio da tavolo, post 1800 - ante 1824

La cassa, dipinta di colore verde, è costituita da una parte superiore centinata e da una base d'appoggio a forma di parallele pipedo che poggia su quattro piedi rotondi dorati. Ricca decorazione in bronzo dorato: il quadrante con numeri romani è profilato da un bordo circolare intorno al quale sono collocati 12 corolle di fiori. Immediamtamente al di sotto da un bottone circolare posto centralmente si dipartono in maniera simmetrica due natri ondeggianti in senso orizzontale e verticalmente due festoni di rose. Sulla base un fregio in bronzo dorato raffigura un putto ignudo con ali di farfalla trascinato in mezzo alle nubi da due aquile che egli tiene al laccio. L'orologio è posto entro una teca a campana di vetro con base di legno verniciato nero ovale con quattro piedi rotondi; peluche blu in corrispondenza del punto di appoggio del vetro

  • OGGETTO orologio da tavolo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ sbalzo/ doratura
    legno/ verniciatura
    rame/ pittura
    VETRO
  • MISURE Altezza: 36.5
    Lunghezza: 21.5
    Larghezza: 10.5
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • ATTRIBUZIONI Lepaute Jean Joseph (1768/ 1848): venditore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
  • INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio, collocato nella Camera dell'Alloggio del Cappellano al primo piano nell'inventario del 1965, nel 1910 è indicato nella Foresteria n. 59 al primo piano. L'orologiaio francese Lepaute è documentato con diversi esemplari di pregio giunti nelle residenze sabaude durante il periodo napoleonico, ovvero quando nel 1804 le residenze di Torino e Stupinigi vennero dichiarate palazzi imperiali e necessitarono di nuovi mobili alla moda (San Martino P. Ordinazioni francesi per le residenze imperiali a Torino, in Griseri A. - Pinto S. (a cura di), Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, catalogo della mostra, Torino, 1988, pp. 153-156, 170). Diversamente dagli altri esemplari di orologio da mensola forniti dal Lepaute caratterizzati, prevalentemente, dalla struttura a tempio, il pezzo in esame, di più modesto valore dal momento che la cassa metallica è dipinta ad imitazione del marmo e della pietra dura utilizzati anche frequentemente, si presenta con una tipologia detta in francese "borne", arricchita da decorazioni in bronzo dorato, attestata nel primo decennio dell'Ottocento (Tardy, La pendule francaise dans le monde. 2 Partie. Du style Louis XVI à la période Louis XVIII-Charles X, vol. II, Parigi, 1981, p. 294; Samoyault J. P. Pendules et bronzes d'ameublement entrés sous le Premier Empire, Parigi, 1989, pp. 75-77).Curioso il motivo decorativo in bronzo nella parte inferiore della cassa con un putto o fanciullo alato trascinato in un volo vorticoso in mezzo alle nubi da due aquile che, a prima vista, potrebbe anche far pensare al ratto di Ganimede da parte di Giove sotto forma di rapace
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204467
  • NUMERO D'INVENTARIO 1094-527
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI sul quadrante, in nero - Lepaute à Paris - corsivo - a impressione - francese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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