Nettuno

orologio da mensola, 1840 - 1849

Un orologio di bronzo color naturale, con alla sommità in bronzo dorato la figura di Nettuno, a destra una conchiglia, a sinistra un rametto di corallo e sotto putto su cavallo marino. Nella parte inferiore vi è un apertura dove è stato collocato un vascello azionato da un meccanismo collegato a un organetto i cui meccanismi sono inseriti nel basamento ovale di legno intarsiato sul davanti con due figure allegoriche su conchiglie trainate da delfini e incorniciate da volute di foglie d'acanto. Esso poggia su quattro piedini torniti.Decorazione: intorno al quadrante un festone di giunchi avvitati sull'orologio conchiglie, coralli, figura di Nettuno e putto sul cavallo marino e ai lati griglie a volute; tutti questi elementi sono dorati. Sul davanti della base vi sono intarsi di legno chiaro raffiguranti divinità marine entro decorazioni floreali.Montaggio: tutti i motivi in bronzo dorato sono avvitati.Movimento: tipo Parigi, diametro 82 mm. Scappamento ad ancora piccola. Pendolo tipico. Sospensione a filo regolabile da tergo. Forchetta con una punta a gancio e l'altra liscia. Partitora.Il grande carillon contenuto nella base lignea è indipendente dal movimento dell'orologio e si aziona a richiesta mediante levetta facendo beccheggiare il piccolo veliero

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ cesellatura/ doratura
    carta/ coloritura
  • MISURE Profondità: 24 cm
    Altezza: 59.5 cm
    Larghezza: 47 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • ATTRIBUZIONI Pons Honoré (notizie 1807-1858 Ca): orologiaio
    Gechter Jean-françois Théodore (1795/ 1844): bronzista
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare, munito di un meccanismo che fa boccheggiare il veliero. Orologi con automatismi simili a questo erano in uso presso le corti dalla fine del Seicento, avviando una moda che non fu mai abbandonata durante il Settecento e il periodo dell'Impero. Un altro orologio che testimonia la medesima passione per gli automatismi e per le "pendules a navire" era posseduto dai duchi di Genova e si trova nella sala dei valletti del Castello di Agliè (cfr. inv. 1964, n. 47; 0100216150) Enrico Colle, riferendosi alle decorazioni marine inserite all'interno delle volute vegetali neobarocche e al piccolo vascello mosso dal movimento dell'orologio, data l'opera al quarto decennio dell'Ottocento e rimanda ai preziosi meccanismi posseduti dal Gran Principe Ferdinando de' Medici nel suo appartamento al piano nobile di Palazzo Pitti e in particolare agli orologi descritti negli inventari della guardaroba medicea, che avevano inserito tra gli ornati della base una "marina con vascelli e legni a vista di un porto ambedue con dondolo e vascello di filo di grana d'argento" (cfr. E. Colle, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 113, p. 289).Il movimento, firmato da Honoré Pons, è datato da Giuseppe Brusa al 1840 circa (cfr. G. Brusa, in Ibid.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216016
  • NUMERO D'INVENTARIO 6836
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sotto la base - R. PALAZZO REALE TORINO N. 19956 D.C. [su etichetta incollata] - numeri arabi - a inchiostro nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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