motivi decorativi, grottesche, animali e figure maschili abbigliate all'orientale

decorazione plastico-pittorica 1732 - 1735
Massa Pietro (e Aiuti)
notizie 1721-1760

La decorazione della volta si compone di una parte plastica dorata, in forma di cartelle mistilinee agli angoli e al centro di ogni lato, e di un dipinto murale centrale, in gran parte perduto. Nella parte superstite sono raffigurati decori a grottesca, ornati vegetali, uccelli, scimmie e figure maschili in abiti orientali

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura
    stucco/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Luganese
  • ATTRIBUZIONI Massa Pietro (e Aiuti)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Minei Filippo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa della Regina
  • INDIRIZZO Strada Comunale Santa Margherita, 79, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione della volta sembra coerente con gli arredi decorativi e i dipinti degli sguanci di finestra del gabinetto, riconducibile al secondo quarto del XVIII secolo. Per quanto riguarda l'attribuzione, il confronto con altre due boiseries di gabinetti cinesi di Villa della Regina, (n.i 25 e 37), entrambe con la firma "P. M." interpretata come Pietro Massa, induce a proporre la medesima paternità. Sulla figura di Massa, documentato nei registri della Real Casa dal 1721 al 1754, la ricerca archistica in corso sta portando alla luce nuovi dati storici. Numerosi sono i pagamenti che lo menzionano attivo con continuità negli appartamenti della corte ed in particolare in Palazzo Reale, dove risulta aver lavorato nel gabinetto cinese al primo piano negli anni 1736-1737, nel gabinetto del pregadio della Regina nel 1734, nella galleria delle Battaglie nel 1744, nel gabinetto delle lacche al secondo piano nel 1749 e in quello del poggiolo nel 1722 (cfr. Baudi di Vesme A., "Schede", Torino 1966, vol. II p. 662; Angela Griseri, "Un inventario per l'esotismo. Villa della Regina 1755", Torino 1988, pp. XLV-XLVI e n. 50; Angela Griseri, "I nuovi protagonisti della decorazione" in Andreina Griseri-Giovanni Romano, "Filippo Juvarra a Torino. Nuovi progetti per la città", Torino 1989, pp. 245-247). L'attribuzione a Massa è sostenuta dalla bibliografia storica: Eugenio Olivero scrisse di pensare <> (cfr. E. Olivero, "La Villa della Regina in Torino", Torino 1942, p. 25). In particolare <> (cfr. ibidem, p. 24). Augusto Pedrini pubblicò una fotografia della volta del <> e nella didascalia descrisse il <> (cfr. A. Pedrini, "Ville dei secoli XVII e XVIII in Piemonte", Torino 1965, p. 140).Per confronti stilistici si rimanda al soffitto del Gabinetto verso mezzogiorno, e ponente alla China (n. 37) nello stesso appartamento della Villa, a quello del Gabinetto verso Levante alla China (n. 28) nell'appartamento del Re e al gabinetto cinese di Palazzo Graneri.Dalle analisi dei primi saggi effettuati nella sala da Sandra Perugini è emerso che vi sono soltanto due strati pittorici sulla volta: la pittura originaria a fondo grigio-azzurro pallido e le ridipinture stese con colore grigio scuro sul fondo, scontornando le figure, e sui ripristini di intonaco in corrispodenza dell'estesa lacuna strutturale nella zona centrale e in parte degli angoli nord e sud-ovest. Il cornicione presenta molte riprese in ocra (finto oro) delle dorature in origine eseguite a foglia d'oro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100206431
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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