decorazioni fitomorfe
Riduzione ordito 5-6 cm.; riduzione trame 15-16 cm. L'arazzo presenta al centro un rosone racchiuso in una fascia rettangolare decorata con due vasi, girali d'acanto e rosette, affiancato da due lunette con al centro un'aquila incoronata, sopra due teste leonine e ai lati foglie di quercia e cornucopie con frutti; intorno alla fascia rettangolare sono appesi, con nastri, festoni di fiori e ai quattro angoli sono posti medaglioni con leoni rampanti circondati da foglie di palma e cornucopie con frutti. Colori: beige per il fondo, ocra, azzurro, rosa. Fodera rimossa da Filippi (forse nel 1984); nella parte posteriore dell'arazzo sono presenti numerose toppe di tele varie (grigia, blu, bianca), fissat,e con diversi punti, alla cimosa; fettuccia blu di rinforzo alta 4 cm. circa applicata lungo quasi tutto il perimetro
- OGGETTO arazzo
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MATERIA E TECNICA
FIBRA VEGETALE
filo di seta
lana/ arazzo
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MISURE
Altezza: 703 cm
Larghezza: 347 cm
- AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese
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ATTRIBUZIONI
Fariano Giovanni Francesco (attribuito): esecutore cartone
Bruno Antonio (notizie 1775-1832): esecutore arazzo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tappeto fu tessuto quando, essendo già gravemente infermoFrancesco Demignot (il quale morirà nel 1785) la direzione dell'arazzeria torinese era di fatto passata ad Antonio Bruno. Si tratta dell'unico tappeto tessuto nell'arazzeria che ci è pervenuto, ma da documenti risulta esistere una tradizione di questo tipo di prodotti: quattro tappeti furono eseguiti dal Dini tra il 1738 e il 1744. Nel 1741 e nel 1743 furono effettuati pagamenti al pittore Giovanni Francesco Fariano per l'esecuzione di cartoni di tappeti di cui uno su disegno del Beaumont raffigurante armi, trofei di guerra ed altri ornamenti, che forse può essere posto in relazione con quello destinato alla sala del trono (al n. 8 dell'elenco dei lavori del Dini). Un altro tappeto doveva servire a completare l'arredo della camera da parata della Regina; veniva così a crearsi, in linea con il gusto dell'epoca, un'unità decorativa tra i tappeti e gli arazzi esposti alle pareti. Anche il tappeto in questione, benchè tessuto circa quarant'anni dopo quelli del Dini, ha, come quelli, funzione di completamanto decorativo nell'arredamento delle camere di rappresentanza: i motivi ornamentali tessuti dovevano, con ogni probabilità, riprendere elementi presenti negli stucchi e nelle boiseries (cfr. M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Arazzi e tappeti antichi", Torino 1952, pp. 140-141, tav. 114; M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Mostra del Barocco Piemontese, Torino 1963, p. 20, tav. 30)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171912
- NUMERO D'INVENTARIO 5071
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
2016
- ISCRIZIONI in basso, angolo destro, cimosa - DE LA FABRIQUE ROYALE DE TURIN 1782 / + 1778 - lettere capitali - a penna/ nero -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0