il capo di Pompeo presentato a Cesare

arazzo, ca 1746 - ca 1746

Riduzione ordito 6,5 cm.; riduzione trame 14,5 cm. L'arazzo presenta la bordura tipica della serie di Giulio Cesare con alcune modifiche marginali, come la posizione dei putti in alto e il trofeo di armi in basso. Nella scena centrale, Cesare in piedi sulla destra, con alle spalle un soldato reggente le insegne romane, si volge inorridito alla vista della testa di Pompeo, presentatagli da un uomo inginocchiato sulla sinistra. Colori: beige, azzurrro in più tonalità, rosa, verde, rosso. Fodera rimossa da Filippi nel 1984; è composta da tre pezzi di tela vegetale, già cucita a losanghe; piccole toppe resinate con fili di ordito. Sulla fodera staccata, tracce di sospensione ad anelli

  • OGGETTO arazzo
  • MATERIA E TECNICA FIBRA VEGETALE
    lana/ arazzo
    filo di seta
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese
  • ATTRIBUZIONI Dini Antonio (1700 Ca./ 1771): esecutore arazzo
    Boys Matteo (notizie 1727/ 1780): esecutore cartone
    Beaumont, Claudio Francesco (1694/ 1766): esecutore bozzetto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel "Elenco dei lavori eseguiti in torino tra il 1737 e il 1754 dall'arazziere Antonio Dini" (A. S. T. sez riun.: Azienda Real Casa, cassa 294, registro O; trascritta in Schede Vesme, 1963, vol. I pp. 107- 108) sono nominati quattro arazzi della serie delle storie di giulio Cesare in seta, lana e ordito di lana rispettivamente del peso di libbre 57; 21. 6; 27; 22,6. Non sono registrati pagamenti specifici relativi alla tessitura dei panni della serie ma solo alcuni compensi ai pittori che dipinsero i modelli tratti dai bozzetti del Beaumont. La Viale ne identifica alcuni con pagamenti generici ai pittori Antonio Martinez nel 1741, a Clemente Scarzella nel 1741, a Giovanni Domenico Molinari nel 1746, mentre in realtà sono puntuali solo i pagamenti a felice Manassero nel 1745 - 46 per la Battaglia di Farsaglia e nel 1748 per Cesare sotto le mura di Alessandria (I supremi onori a Cesare) e quello a Matteo Boys nel 1746 per "un fatto della Storia di Cesare" (cfr. M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Mostra del Barocco Piemontese, Torino 1963, pp. 10 - 12, 21, 23; M. Viale Ferrero, V. Viale, Arazzi e Tappeti Antichi - Gli Arazzi, pp. 125-126). Un bozzetto, di Claudio Beaumont, per l'arazzo in questione è conservato al Museo Civico di Torino. Un altro studio per questo arazzo, probabilmente dello stesso Beaumont, comparve nella mostra sul Barocco del 1937 a Palazzo Carignano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171885
  • NUMERO D'INVENTARIO 5056
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2016
  • ISCRIZIONI nella scena, sul vessillo - S P Q R - stampatello - a stampa/ rosso - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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