DIVANO, opera isolata - produzione piemontese (seconda metà sec. XIX)

DIVANO, post 1850 - ante 1870

Schienale, seduta e braccioli imbottiti e rivestiti in velluto tagliato ad un corpo di colore rosso. Il tessuto è profilato da gallone di colore rosso in filo di seta con motivo a "otto". Nello schienale, in corrispondenza della fascia mediana, per tutta la lunghezza, una serie di bottoni a sezione circolare rivestiti di analogo velluto. Schienale e seduta sagomati; la cimasa dello schienale, in corrispondenza di ciascun posto, presenta motivo floreale (formato da due fiori di quattro petali intrecciati) intagliato. Spalliera, braccioli, cintura del sedile e sostegni profilati da nervature. I braccioli terminano a ricciolo. Sostegni a biscia; in corrispodenza dell'innesto di essi, elemento di raccordo intagliato di forma semisferica. La parte inferiore della seduta è rivestita in tela

  • OGGETTO DIVANO
  • MATERIA E TECNICA LEGNO DI NOCE
    legno, intaglio
    Tela
    seta/ velluto
    legno/ verniciatura
    filo di seta
  • MISURE Profondità: 55 cm
    Altezza: 115 cm
    Larghezza: 142 cm
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come si evince dalle indicazioni inventariali reperite, il divano è stato utilizzato come elemento di arredo, negli ambienti attigui alla Cappella della SS. Sindone, solamente dopo il 1911 ed è stato oggetto di vari trasferimenti in ambienti utilizzati da personale della corte. Nell'inventario del 1880 è definito "alla Parigina" e, infatti, la tipologia presenta vaghi rimandi alle tipologie della metà del Settecento, rilette però alla luce dell'interesse per il comfort di pieno Ottocento, e ben risponde a quel revival, sia nell'arredamento che nella moda caratteristico dell'età dell'imperatrice Eugenia e di Napoleone III, cfr. A. Zanni, Mobili morbidi e seduzione, in A. Zanni (a cura di), La casa dell'Ottocento. Mobili soffici, Milano, 1990, p. 27, fig. 12. Si tratta, naturalmente, di una soluzione non eccessivamente aulica, largamente presente nelle Esposizioni Universali della seconda metà del XIX secolo. Si vedano per un confronto, un divano di collezione privata pavese, datato al 1850, cfr. C. E. Rava, Storia del mobile. La sedia, Milano, 1964p. 221, n. 603; oppure una coppia di poltrone vendute all'asta di Franco Semenzato, in Roma, cfr. Franco Semenzato. Prestigiosi mobili italiani del XIX secolo, catalogo d'asta (Roma, 25-30 giugno 1993), Roma, 1993, n. 123, o, ancora, un esemplare di produzione toscana esposto a Pitti Firenze nel maggio 1992, cfr. M. Cera-L. Melegati, Il mobile italiano dell'Ottocento 1815-1915, Vicenza, 1997, p. 16 e altri divani e poltrone apparsi sul mercato antiquario con le definizione di stile "Luigi Filippo" e provenienza piemontese, cfr. Cose antiche, n. 106-novembre, 2001, pp. 92, 106
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100087941
  • NUMERO D'INVENTARIO 852/4248 D.C
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • ISCRIZIONI spalliera/ retro - D.C. 11261/ sormontata da corona - lettere capitali - a penna/ rosso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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