paesaggio con architetture
cassettone a ribalta,
1700 - 1749
Cassettiera a tre cassetti con serratura senza chiave con mascherina in metallo dorato. Poggia su quattro sostegni con profilo interno sagomato. Nella parte superiore ribalta con serratura è chiave; all'interno tre piccoli cassetti laterali per parte e tre vani centrali. La superficie esterna del mobile è decorata da pannelli intarsiati in legni diversi, profilati da cornice in legno di colore scuro all'interno dei quali sono rappresentate vedute di città di fantasia con case stilizzate. Nelle fiancate un singolo paesaggio occupa la superficie ed è delimitato da cornice mistilinea, invece, sul fronte della ribalta e dei cassetti le vedute sono profilate da cornici rettangolari e sono appaiate a due a due
- OGGETTO cassettone a ribalta
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ intarsio/ verniciatura
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MISURE
Altezza: 103.5
Lunghezza: 115.5
Larghezza: 57.5
- AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
- INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'assenza di ulteriori etichette inventariali, ad eccezione di quella della campagna attuale, impedisce di verificare la provenienza dell'oggetto in esame che, sebbene documentato nel Palazzo sin dall'inventario del 1964, non risulta essere indicato con chiarezza tra i beni acquisiti dalla Provincia di Torino nel 1940 da Casa Savoia Aosta, nonostante si presenti come mobile di pregio, dal momento che l'unico elemento d'arredo ad esso assimilabile, potrebbe essere individuato in un "cassettone con alzata" nella Camera del Fumo e stimato L. 2000. La decorazione a pannelli intarsiati con il motivo di vedute di città di fantasia, permette di attribuire la cassettiera a produzione piemontese del XVIII secolo. Il motivo, infatti, si afferma nella prima metà del secolo come testimoniano gli esemplari conservati presso, nei quali la tipologia degli elementi architettonici e le essenze impiegate risultano particolarmente affini all'esemplare in esame, R. Antonetto, Minusieri ed ebanisti del Piemonte. Storia e immagini del mobile piemontese 1636-1844, Chieri, 1985, p. 101, nn. 115-117, p. 122, n.153. Tuttavia, vi è da rilevare che presso la bottega vercellese della famiglia Revelli, esemplari analoghi nella scelta del motivo decorativo e delle qualità di legno da impiegare vennero prodotti anche nel primo quarto del XIX secolo, V. Viale, Mobili e intagli, in V. Viale (a cura di), Barocco piemontese, catalogo della mostra (Torino, 1963), Torino, 1964, vol. III, pp. 26-27; L. Mallè, Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Mobili e arredi/ Arazzi, Torino, 1972, nn. 348-352; R. Antonetto, Minusieri ed ebanisti del Piemonte. Storia e immagini del mobile piemontese 1636-1844, Chieri, 1985, pp. 350-351. Data la consueta struttura del mobile, che si ripete anche nel XIX secolo non è possibile del tutto escludere, in assenza di documenti, anche seconda possibilità
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210388
- NUMERO D'INVENTARIO 132717
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE TO
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI fiancata/ su etichetta rettangolare metallica, in nero - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 132717 - lettere capitali - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0