Chiesa di S. Maria del Suffragio

Parrocchia Di San Giovanni Battista In Cattedrale, 1685/00/00 post - 1799/00/00 ante

La chiesa del Suffragio costituisce uno dei più coerenti esempi di architettura barocca che si possano riscontrare a Cesena. La pianta basilicale ad un’unica navata, è perimetrata all’interno da paraste rettangolari ornate da capitelli corinzi. Quattro pilastri, con capitelli dello stesso ordine di quelli che ornano le paraste, contengono la cupola semisferica che è coronata da una lanterna, mentre l’interno della chiesa è illuminato da finestre a lunetta e rettangolari che si trovano nella parte alta delle pareti laterali. L’altare maggiore è di marmo verde con due grandi colonne ai lati. Due sono gli altari minori: uno, a destra di chi entra, in marmo nero e l’altro, a sinistra, in marmo bianco. Entrambi gli altari sono sovrastati da frontoni di vario tipo: spezzati, semicircolari, interi. Altari, organo, volte e cupola sono ornati di statue e di bellissimi stucchi settecenteschi. In particolare gli scheletri che sovrastano gli altari laterali contribuiscono a sottolineare la suggestiva atmosfera dell’ambiente. La bellezza dell’interno non ha riscontro all’esterno della chiesa, che presenta muri tinteggiati a cemento e dove nessun segno rivela l’appartenenza dell’edificio a qualche stile o periodo architettonico

  • OGGETTO chiesa
  • AMBITO CULTURALE Stile Barocco
  • ATTRIBUZIONI Angeloni, Pier Mattia (attribuito): costruzione
    Callegari, Francesco (attribuibile): DECORAZIONE
    Giaquinto, Corrado (attribuibile)
  • NOTIZIE La chiesa del Suffragio fu costruita per beneficienza dai fratelli Sebastiano e Domenico Nanni, che acquistarono nel 1685 il materiale della demolita Chiesa della Beata Vergine della Neve e la donarono alla Compagnia di S. Maria del Suffragio. Pier Mattia Angeloni ne curò il progetto e ne seguì i lavori. La chiesa venne consacrata il 16 settembre del 1689 alla Madonna della Natività e a S. Marzio. L’altare con le colonnine nere, che ora si trova su un lato della chiesa, servì in un primo tempo come altare maggiore e successivamente, verso la metà del XVIII secolo, essendone stato costruito uno più maestoso fu impiegato come altare minore. Le colonne nere dell’altare vennero rimpicciolite e con le parti restanti si costruirono le due acquasantiere. L’altare maggiore, che avrebbe dovuto ornare la chiesa di S. Margherita da Cortona, fu comprato dai frati Conventuali e vi fu posta sopra la tela rappresentante la nascita della Beata Vergine dipinta da Corrado Giaquinto (1752). La tela posta sull’altare laterale, rappresentante S. Antonio da Padova, è invece opera di Cristoforo Savolini. Nel 1791 vennero aggiunti gli stucchi, eseguiti da Francesco Calligari. Nel luglio del 1797, chiusa dalla municipalità napoleonica, la chiesa venne spogliata di tutti i suoi arredi e trasformata in magazzino. Allo stesso modo la canonica venne ridotta ad osteria. Nel 1799, nuovamente benedetta ad arredata, l’edificio assunse l’aspetto che presenta ancora oggi
  • LOCALIZZAZIONE Cesena (FC) - Emilia-Romagna , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Zeffirino Re, 48, Cesena (FC)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800161872
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forli'-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1988
    2019
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda storica (1)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
    estratto di mappa catastale (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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