Casa Barnaba, Manin

Trivignano Udinese, 1563

La costruzione si sviluppa su tre livelli; al piano terra sono presenti tre ampi vani, di cui quello più a Sud collegato con un tipico focolare "fogolar" friulano, e l'androne passante che immette nella corte interna. Queste stanze non presentano elementi di pregio, a testimonianza dell'uso non abitativo che aveva questo piano. Al primo livello l'edificio continua ad Ovest, su Via Stretta, con un vano che in passato comunicava con i rustici attigui. All'ultimo piano è presente il granaio, che ospitava l'allevamento del baco da seta, mentre sopra l'androne, ad Ovest, è presente un vano che in origine era utilizzato dai domestici. Il complesso padronale è stato realizzato con pietrame, mattoni e sassi a vista. La facciata su Via della Filanda presenta tre ordini di aperture allineate e disposte simmetricamente; al piano terra si rileva un porta costruita nel secolo scorso, mentre le aperture al piano terra e al piano secondo di piccole dimensioni, sono riquadrate in pietra così come quelle del piano nobile di forma rettangolare. Si possono inoltre notare alcune nicchie in origine utilizzate per contenere i lumi ad olio. Il prospetto su Via Stretta presenta le stesse caratteristiche del precedente ad eccezione dei portali al piano terra: il portale più antico, ad arco a sesto ribassato in mattoni, risale al secolo XVI e fa parte della struttura originaria della casa, mentre i due rimanenti, ad arco a tutto sesto e architravato riquadrato in pietra, risalgono al secolo XVIII. In origine le aperture erano in prevalenza ad arco, come si può ancora vedere nelle finestre murate della facciata interna. Il pavimento della parte abitativa, in origine in terra battuta, è stato rifatto in cemento all'inizio del XX secolo e nell'ultimo restauro è stato parzialmente ricostruito in cotto. Il tetto è formato da capriate lignee, travi, mezzimorali, pianelle e coppi

RIUSATO DA

RELAZIONE URBANISTICO AMBIENTALE

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