gamba/ tavolino (Guidobaldi tipo 1)

danzatrice, Ercolano, ca 10 a.C - ante 79 d.C

Parte superiore di gamba diritta, rastremata verso il basso, pertinente a un tavolino ligneo con impiallacciatura di avorio liscia su tutti i lati, tranne che su quello esterno a vista, dove la voluta sommitale è decorata con un bassorilievo figurato. Sempre nella parte superiore, sul retro, una mensola liscia con a sopra un elemento ligneo orizzontale che probabilmente sorreggeva il piano d’appoggio del tavolo, assente. Mutilo del piede

  • OGGETTO gamba/ tavolino guidobaldi tipo 1
  • MATERIA E TECNICA avorio/ a incisione
    legno/ a intaglio/ levigatura
    avorio/ a intaglio/ lisciatura
  • MISURE Altezza: 46.3 cm
    Spessore: 8.7 cm
    Larghezza: 9.6 cm
  • CLASSIFICAZIONE ARREDI/ARREDI SACRI E VOTIVI/MODELLINI
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La gamba di tavolino è emersa insieme ai resti di tripodi nelle indagini stratigrafiche del 2007-2008 nel cosiddetto settori “scavi nuovi” della Villa dei Papiri a Ercolano, sul lato orientale dell’ambiente vpso, Terrazza Inferiore che con strutture monumentali si affacciava sul mare. Precisamente in un ambiente riccamente decorato, aula monumentale (a). I resti di tavolini inizialmente furono interpretati come tripodi. Studi basati sulla computer grafica e copie in 3d degli stessi elementi hanno successivamente permesso di stabile la pertinenza alla classe di tavoli, simile alla tipologia C2 De Carolis (2007, p. 227), individuando nello specifico 2 gambe di altrettanti 2 esemplari di tavolini (tipo 1, nn. 1-2, Guidobaldi M.P. 2019, p. 119, fig. 14.5). Questi supporti sono dotati di 3 gambe, dritte terminanti in piedi zoomorfi a zampe feline (cfr. inv. 23.M453-1.480) la cui altezza non è determinabile con certezza. Le tre gambe erano tenute insieme, da staffe rettangolari che si raccordano a raggiera, con al centro un pomello, garantendo così la stabilità del mobile. Un confronto proviene da Pompei, dalla Casa di M. Fabius Rufus (Ciarallo 199, p. 182, n. 213). Questi tavoli prendono il nome di mensa delfica, in onore del tripode sacro di Apollo a Delfi. Al mondo greco è del resto ispirata anche la decorazione della voluta sommitale. La figura femminile è una della lacaenae saltantes è ricordata da Plinio (NH 34,92) come uno dei soggetti scolpiti dallo scultore greco Callimaco nel V sec. a.C., più volte attestato sui rilievi neoattici e campani, nelle ceramiche aretine, negli intarsi vesuviani (Guidobaldi M. P., 2019 p. 118; 2010 p. 83 nota 26)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925840
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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