Abitato protostorico di San Basilio (abitato)

Ariano nel Polesine, 599 a.C - 400 a.C

I saggi del 1983 hanno permesso l’individuazione di una sequenza stratigrafica scandita in tre fasi. La prima, la più antica, è caratterizzata da resti di strutture lignee (pali, tavolati, piani orizzontali di ramaglia) impostate direttamente sulla sabbia basale sterile. La seconda consiste in una spessa coltre di terreno argilloso di riporto, con funzione di colmatura e innalzamento, che copriva le strutture sottostanti. La terza risulta manomessa e comprende abbondanti resti di pavimentazioni, di focolari e intonaci, attribuibili a strutture abitative. Complessivamente le fasi indagate sono databili tra metà VI e metà V sec. a.C. Durante lo scavo è stata recuperata molta ceramica sia etrusca che greca e veneta. Gli scavi eseguiti tra 1987 e 1989 dall’Università di Bologna hanno riportato in luce resti di capanne con trincee di fondazioni con pali lignei, battuti pavimentali e piani scottati. E’ stata confermata la presenza delle tre principali fasi di occupazione del sito, separate da strati di sabbia o da riporti artificiali limo-sabbiosi, e riconosciuti inoltre nella prima e nell’ultima fase almeno tre interventi di ristrutturazione. I materiali ritrovati, tra cui molta ceramica etrusca, greca e veneta, datano l’insediamento indagato tra il primo quarto del VI e la fine del V sec. a.C

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