Villa rustica di San Basilio (villa, struttura abitativa)

Ariano nel Polesine, I a.C.-V d.C fine/ fine

Gli scavi archeologici hanno portato alla scoperta di una villa rustica, indagata solo parzialmente per la presenza di alcuni frutteti attigui, con tre fasi di utilizzo. Alla prima fase (I sec. a.C.- I sec. d.C.), fortemente intaccata da interventi successivi, appartiene un vano absidato con pavimentazione in opus spicatum. La seconda fase (I - III sec. d.C.) comprende vari ambienti contigui, intervallati da spazi aperti forse porticati; uno di questi presentava una vasca per abluzioni con canaletta di scarico e un vano con impianto per il riscaldamento; altri ambienti dovevano avere funzione abitativa. Una struttura è stata interpretata come essiccatoio per laterizi, mentre una serie di condutture di scarico sembrano probabilmente riferibili ad un’area produttiva. La tecnica costruttiva impiegata comprendeva l'uso di sesquipedali e di tegole poste in orizzontale, legati con malta e cocciame laterizio; nella pavimentazione era stato utilizzato anche il cocciopesto e il mosaico. L'ultima fase (III - V sec. d.C.) ha restituito solo pochi muretti, realizzati a secco con materiale di reimpiego, un focolare e pavimenti in terra battuta. E' stata anche proposta l'identificazione del complesso con la "Mansio Hadriani", citata nella "Tabula Peutingeriana"

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'