Donazione Pillitteri
La donazione in memoria di Roberto e Corrado Pillitteri del 1997 è caratterizzata da un focus specifico, legato soprattutto a quei recipienti, di varia provenienza, così detti “da farmacia”, ovvero tutti quei contenitori, principalmente in maiolica, in cui i farmacisti e gli speziali conservavano “i semplici” (semi, radici e foglie di singole piante medicinali, oli essenziali estratti da singole piante, singoli minerali polverizzati) o “i composti” (preparazioni galeniche, miscele di olii essenziali per realizzare unguenti e profumi per la persona e anche aromi per la cucina).
Catalogo Generale dei Beni Culturali
Brocca durantina con raffigurazione della dea Fortuna
dal Catalogo
Un esempio caratteristico di questa tipologia di vasi della donazione è una brocca durantina che identifica il suo lato principale, ovvero quello che si vedeva quando l’oggetto era deposto sullo scaffale della spezieria o farmacia, grazie al particolare decoro.
Di solito la faccia a vista, con decorazioni, emblemi e il nome del medicinale, si trova sul lato del tubetto versatore; in questo caso, invece, è collocata sul lato dell’ansa per facilitare la presa e l'utilizzo della forma ceramica. Proprio qui, sull’impugnatura, entro un medaglione circolare, è stata dipinta la Fortuna marina, ripresa da un’incisione di Nicoletto da Modena, in cui la dea è rappresentata nuda, navigante su un delfino, con una vela tesa tra le braccia, sullo sfondo di un mare azzurro e di un cielo giallo intenso.
La brocca si associa a una serie di esemplari simili, realizzati intorno al 1580 e segnati dall’emblema della Fortuna, che si configurano come parte di uno o più fornimenti per la stessa farmacia.
BibliografiaMarco Spallanzani, Alessandro Alinari, Maioliche al Bargello. Donazione Pillitteri, Firenze, 1997
Bibliografia in rete
Esempi di farmacie antiche: la farmacia di Santa Maria Nuova, 24/09/2021 (LINK)