Donazione Pillitteri

a cura di Silvia Nutini e Marino Marini, pubblicato il 24/09/2021

La donazione in memoria di Roberto e Corrado Pillitteri del 1997 è caratterizzata da un focus specifico, legato soprattutto a quei recipienti, di varia provenienza,  così detti “da farmacia”, ovvero tutti quei contenitori, principalmente in maiolica, in cui i farmacisti e gli speziali conservavano “i semplici” (semi, radici e foglie di singole piante medicinali, oli essenziali estratti da singole piante, singoli minerali polverizzati) o “i composti” (preparazioni galeniche, miscele di olii essenziali per realizzare unguenti e profumi per la persona e anche aromi per la cucina).

Brocca durantina con raffigurazione della dea Fortuna Catalogo Generale dei Beni Culturali
Brocca durantina con raffigurazione della dea Fortuna

dal Catalogo

Un esempio caratteristico di questa tipologia di vasi della donazione è una brocca durantina che identifica il suo lato principale, ovvero quello che si vedeva quando l’oggetto era deposto sullo scaffale della spezieria o farmacia, grazie al particolare decoro.

Di solito la faccia a vista, con decorazioni, emblemi e il nome del medicinale, si trova sul lato del tubetto versatore; in questo caso, invece, è collocata sul lato dell’ansa per facilitare la presa e l'utilizzo della forma ceramica. Proprio qui, sull’impugnatura, entro un medaglione circolare, è stata dipinta la Fortuna marina, ripresa da un’incisione di Nicoletto da Modena, in cui la dea è rappresentata nuda, navigante su un delfino, con una vela tesa tra le braccia, sullo sfondo di un mare azzurro e di un cielo giallo intenso.

La brocca si associa a una serie di esemplari simili, realizzati intorno al 1580 e segnati dall’emblema della Fortuna, che si configurano come parte di uno o più fornimenti per la stessa farmacia.

Bibliografia

Marco Spallanzani, Alessandro Alinari, Maioliche al Bargello. Donazione Pillitteri, Firenze, 1997

Bibliografia in rete

Esempi di farmacie antiche: la farmacia di Santa Maria Nuova, 24/09/2021 (LINK)