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Roberto Monasterio, L’accensione della farchia: l’innesco, 2009, fotografia digitale

Dopo che le farchie sono state tutte innalzate e predisposte nel piazzale della Chiesa di Sant’Antonio, si procede alla loro accensione. Nel piazzale sono presenti la Protezione Civile e le forze dell’ordine, che consentono l’accesso ai soli addetti ai lavori, individuati tramite fasce poste al braccio; generalmente, oltre a coloro che hanno trasportato la farchia, si aggiungono fotografi e cameraman, previa autorizzazione. Il resto della comunità assiste all’accensione fuori dal piazzale, e potrà accedervi solo quando l’accensione sarà stata completata.

La prima fase dell’accensione prevede l’aggancio di una batteria pirotecnica al “fiocco” della farchia (ossia l’estremità superiore), sul quale è stata già predisposta della paglia che servirà ad aiutare l’innesco. Un ragazzo o un uomo della contrada, particolarmente agile e dal peso non eccessivo, si arrampica sulla farchia utilizzando i pioli che vi erano stati piantati per legare le funi, o in alternativa utilizzando i legami di salice come fossero una scala; arrivato alla sommità vi aggancia la batteria pirotecnica. Ogni contrada sceglie la sua batteria pirotecnica per l’innesco, in modo che al momento dell’accensione le farchie siano ben differenziate e riconoscibili; ad esempio, la Contrada Giardino utilizza una girandola pirotecnica.

Le farchie vengono accese una alla volta secondo turni precedentemente stabiliti, tramite estrazione, in un’assemblea convocata dal sindaco (la stessa che stabilisce i turni di ingresso per le farchie nel piazzale). Il momento dell’accensione è molto delicato e richiede grande attenzione e prontezza da parte dei contradaioli: potrebbe infatti accadere che la miccia si stacchi, e che dunque la farchia non si accenda. In quel caso con una canna si provvede a posizionare nuovamente l’innesco, ma l’operazione avviene tra le grida e i fischi delle altre.

Al termine dell’accensione il parroco benedice le farchie mentre la statua del santo, accompagnata dalla banda, viene portata in corteo lungo il recinto esterno del piazzale.

In passato il piazzale della chiesa aveva dimensioni ridotte e le farchie venivano accese lungo la strada che conduce alla Chiesa di Sant’Antonio; in seguito a gravi incidenti, alcuni dei quali mortali (l’ultimo nel 1972) si è provveduto ad ampliare il piazzale del cimitero, antistante la Chiesa di Sant’Antonio, e predisporre l’accensione solo al suo interno.

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Roberto Monasterio, L’accensione della farchia: l’innesco, 2009, fotografia digitale

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Roberto Monasterio, L’accensione della farchia: l’avvio della batteria, 2009, fotografia digitale

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Roberto Monasterio, L’accensione della farchia: l’avvio della batteria, 2009, fotografia digitale

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Roberto Monasterio, L’accensione della farchia: l’avvio del fuoco, 2009, fotografia digitale

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Roberto Monasterio, L’accensione della farchia: l’avvio del fuoco, 2009, fotografia digitale

Roberto Monasterio, L’accensione della farchia: accensione manuale con bastone

Roberto Monasterio, L’accensione della farchia: l’accensione della miccia

Roberto Monasterio, L’accensione della farchia: la batteria accende l’ultima farchia