Lo schema del palazzo Biagini è riconducibile ad un modello abbastanza tipico di sviluppo della casa a corte medioevale. Attraverso un ampio androne si passa dalla strada al cortile selciato alla destra del quale è posta la parte “nobile” del palazzo. Di impianto probabilmente duecentesco, Palazzo Biagini costituisce però uno dei più raffinati esempi di edilizia privata rinascimentale. La facciata è ripartita in un porticato di tre archi a tutto sesto e in due ordini di logge di sei archi ciascuna scanditi da pregevoli colonnine in pietra. Portico e loggetta – o almeno quanto ne rimane dopo le numerose manomissioni succedutesi – hanno volte a crociera. Sui lati destro e sinistro del palazzo si protendono, fino a formare lo spazio a corte, due edifici di diverse dimensioni accorpati probabilmente in epoca rinascimentale. Un sinuoso balcone di fattura settecentesca orna l’edificio di sinistra. L’interno – ad eccezione della stanza che da su via Sacchi, affrescata con motivo “stellare” e munita di un pregevole balconcino in pietra – è stato smembrato e ricondotto alle esigenze abitative attuali