L’edificio è posto su un terreno pianeggiante. L’attuale edificio è formato da due corpi di fabbrica disposti ad L a pianta rettangolare. Il fronte su Via Isei si presenta con un unico corpo di fabbrica di altezza diversa, il più basso ad un piano, il più alto, che prosegue su Via Tiberti a tre piani. In totale si hanno nove assi di finestre su Via Isei e undici su Via Tiberti. Tutto il perimetro esterno dell’edificio è munito di un muro a barbacane che si stacca dal resto del paramento murario con una fascia di cornice in cotto che taglia ad un terzo dell’altezza le finestre del piano terra. La facciata principale è arricchita su via Tiberti da un portale settecentesco in mattoni intonacati, con basamento, piedritti, imposte dell’arco e chiave di volta in pietra. Assai pregevoli sono le inferriate inginocchiate in ferro battuto delle finestre al piano terra, estese sui due prospetti esterni, firmate IOHANNES BAPTISTA ROMANINUS A.D. MDCLVIII. All’interno vi è un elegante scalone con balaustre in pietra e alcuni soffitti dipinti con figurazioni inneggianti alla famiglia Braschi di Papa Pio VI. All’interno l’originale cortile di forma quadrangolare è stato rimaneggiato con nuove costruzioni addossate ai corpi di fabbrica preesistenti, la più ampia delle quali è adibita ad autorimessa. All’interno dell’edificio non si conservano beni culturali mobili degni di nota