Piacenza/ Chiesa di S. Antonino

negativo, 1949/05/00 - 1949/05/00

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. L'emulsione del negativo è rosata. Sul fototipo sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Piacenza - Piazza Sant'Antonino - Chiesa di Sant'Antonino
    Edifici di culto - Spazi esterni
    Elementi architettonici – Facciate - Torri
    Architettura sacra - Chiese romaniche - Sec. 11.-14
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Croce, Gianni (1896-1981): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa di Sant'Antonino, nacque come basilica cristiana nel IV secolo per volontà del primo vescovo di Piacenza. Distrutta dall'incursione ungara, il santuario fu ricostruito tra il 1004 ed il 1014. Il tempio dedicato al martire Antonino, è noto per la sua particolare struttura architettonica dovuta all'imponente atrio detto del “Paradiso” progettato da Pietro Vago nel 1349, e dalla torre romanica che si eleva dall'incrocio delle due navate. Nel 1562, per adeguamento alle disposizioni del Concilio di Trento, venne allungata l'abside e, le volte dell'ampliato presbiterio, furono affrescate nel secolo successivo dal modenese Camillo Gavasetti (1596-1630) e dal fiammingo Robert De Longe (Bruxelles, 1645 – Piacenza, 1709). A cavallo tra il XIX e il XX secolo, anche la chiesa di Sant'Antonino fu sottoposta ad un generale restauro conservativo (che la riportò alle primigenie forme gotiche) e ad un consolidamento strutturale. Per la realizzazione di questo poderoso intervento di tutela, fu incaricato nel 1918 l'architetto piacentino Giulio Ulisse Arata, un vero innovatore nelle teorie di restauro, che promosse una ristrutturazione globale dell'edificio. Nel tentativo di restituire l'aspetto romanico originario a tutte le facciate esterne, Arata fece abbattere due cappelle trecentesche e ricostruì quasi interamente la facciata occidentale sulla piazza, demolendo il rosone, il portale e le cappelle settecentesche in prossimità del transetto. Il negativo in esame documenta il lato occidentale esterno della basilica, che dà sulla piazza Sant'Antonino (all'epoca adibita a parcheggio), in seguito ai lavori di ripristino progettati da Arata. Come desunto dalle iscrizioni sul pergamino, il fototipo è stato realizzato dal fotografo Gianni Croce, nel mese di maggio del 1949. L'immagine è pubblicata in Restauro e consolidamento di S. Antonino antica cattedrale di Piacenza (vedi BIB, p. 10)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641803
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001301
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE C SCAF. VI N. 76/ INVENT. N. 14599/ PROV. Piacenza COMUNE Piacenza/ LOCALITA' Piacenza/ MONUMENTO Chiesa di S. Antonino/ FOTOGRAFO Croce P.C DATA 5/1949/ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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