Bologna/ Palazzo D'Accursio – P. Maggiore/ Torrione d'angolo = P. Rooswelt – 4 Nov./ dopo la ricostruzione
Riprese del prospetto ovest del Palazzo Comunale (Palazzo d'Accursio) da Piazza Roosevelt a Bologna, il 19 febbraio 1948 (3 lastre)

negativo servizio, 1948/02/19 - 1948/02/19

Il servizio fotografico è costituito da 3 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, 2 orizzontali (N_001553 e N_001555) e 1 verticale (N_001554). Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. Tutte le matrici presentano sul lato emulsione, una mascheratura realizzata con carta nera: per i fototipi N_001553 e N_001555 la bordatura (parzialmente staccata) si sviluppa lungo tutto il perimetro, mentre per la lastra N_001554 lungo il bordo inferiore. In quest'ultima sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945
    Edifici in muratura - Ristrutturazione
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Palazzo d'Accursio - Prospetto ovest - Torre sud-ovest e Torre Lapi
    Architettura civile - Palazzi comunali – Sec. 15
    Fortificazioni – Torri – Sec. 15
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Zagnoli, Alfonso (notizie 1908-1957): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Palazzo Comunale di Bologna, unione di due edifici storici quali Palazzo d'Accursio a sinistra e Palazzo del Legato a destra, è collocato sul lato ovest di Piazza Maggiore. L'edificazione della sede del Municipio iniziò nel 1287, quando il Comune acquistò le case del famoso legista bolognese d'Accursio (collocate in angolo tra la Piazza Maggiore e via IV Novembre), e vi fece costruire l'attuale portico con archi a sesto acuto, adibendo poi un vasto loggiato del piano terreno a mercato delle biade (da qui l'altro appellativo “Palazzo della Biada” con il quale è conosciuto il Comune). La parte a destra dell'ingresso fu costruita (dopo un incendio che la distrusse) tra il 1425 ed il 1435, su progetto dell'architetto bolognese Fioravante Fioravanti che l'abbellì con finestre decorate da ghiere in terracotta. Questo complesso di palazzi assunse un aspetto di edificio fortificato in seguito all'insediamento dell'ex cardinal legato della città, Gabriele Condulmer, eletto al soglio pontificio con il nome di Eugenio IV, che trasferì la propria curia da Firenze a Bologna. In occasione di questa traslazione, fu realizzato nel 1436 nel retro del palazzo, un grande cortile militare chiamato Cortile degli Svizzeri protetto da una cinta fortificata di mura merlate, alla quale, oltre alle torri di nuova costruzione, fu annessa anche l'antica Torre dei Lapi. Il servizio fotografico in esame riprende il fianco ovest, la torre sud-ovest e la Torre Lapi del Comune, ristrutturati in seguito al devastante bombardamento aereo del 24 luglio 1943. “Nel giugno 1946, venne scelta fra quattro diversi progetti approntati dall'ufficio tecnico comunale, una soluzione che prevedeva la ricostruzione del torrione d'angolo, completo di beccatelli e di merlatura desunti da tracce individuate nelle muraglie adiacenti, e che decretava anche la demolizione di tutte le costruzioni che nel corso dei secoli s'erano sovrapposte alla primitiva cinta murata sul lato di ponente, nel tratto corrispondente alla piazza Roosevelt; l'operazione, ovviamente, non poteva non concludersi con una nuova merlatura, estesa anche alla Torre di Mezzo” (Bergonzoni in “Il palazzo comunale di Bologna. Storia, architettura e restauri”, 2000). I lavori di ripristino del lato occidentale e delle torri del Palazzo Comunale, durarono due anni: dal 1947 al 1948. Come desunto dalle iscrizioni sui pergamini, il nucleo di fotografie in disamina è stato realizzato dal fotografo bolognese Alfonso Zagnoli (notizie 1908-1957) il 19 febbraio del 1948. L'immagine N_001553 è pubblicata in Monumenti di Bologna: distruzioni e restauri (vedi BIB, p. 153) mentre la fotografia N_001555 è pubblicata e in Delenda Bononia (vedi BIB, p. 198) e in Monumenti di Bologna: distruzioni e restauri (vedi BIB, p. 155). Il fotografo Alfonso Zagnoli, di cui non sono noti gli estremi cronologici, acquisì nel 1908, assieme a Pio Bacchelli, la ditta Fotografia dell’Emilia, già di Pietro Poppi. Dall’anno successivo, Zagnoli divenne l’unico proprietario, fino a quando nel 1921 fu registrata la chiusura definitiva della società. In seguito, il fotografo aprì una nuova ditta a suo nome, attiva dalla fine degli anni Quaranta. Zagnoli si ritirò definitivamente dalla professione nel 1957, quando si trasferì a Napoli. Va ricordato, inoltre, che nel 1940 il fotografo vendette tutti i materiali Poppi in suo possesso alla Cassa di Risparmio di Bologna
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641692
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001553 a N_001555
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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