Basilica di S. Petronio/ Statua del Santo esistente nella Basilica
negativo,
1947 - 1947
A. Villani & Figli (ditta)
1932-1970
Maestro Di San Petronio (xv Inizio)
XV inizio
Il fototipo presenta evidenti segni lasciati dal portalastre sui quattro angoli. La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina cui era allegata una schedina inventariale; la custodia e la relativa schedina inventariale si conservano in una scatola a parte
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di San Petronio
Intagliatori - Italia - Sec. 14.-15. - Maestro di San Petronio
Scultura in legno - Italia - Sec. 15. - Statua di San Petronio
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
A. Villani & Figli (ditta): fotografo principale
Maestro Di San Petronio (xv Inizio): intagliatore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Tommasino Da Baiso
Baiso, Tommasino Da 1390 Notizie-1423 Ante Bibliografia Ferretti 1999
Arduino Da Baiso
Baiso, Arduino Da Xiv Prima Metà-1454 Bibliografia Manni 2006
Niccolò Detto Il Pela Lamberti
Lamberti, Niccolò Detto Il Pela 1403 Notizie-1451 Bibliografia Tumidei 2001
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il negativo riproduce la statua lignea raffigurante San Petronio conservata presso l’eponima Basilica bolognese. Riguardo alla paternità della scultura non si è giunti ancora ad una pista attributiva concorde. Lo Zucchini nella sua Guida alla Basilica di San Petronio ne parla in termini piuttosto sommari, fornendo le seguenti indicazioni: “Statua di S. Petronio in legno (secolo XV già nella chiesa di S. Petronio Vecchio) ridipinta dal Bagnacavallo nel 1517; la mensola di sostegno è del 1708” (Zucchini 1953, p. 42). Il primo a tentare una lettura critica dell’opera è Renzo Grandi (Grandi 1981; Grandi 2003) che individua tangenze stilistiche con il Polittico Bolognini, tanto da ipotizzare per entrambe una comune responsabilità autoriale. A partire da questo limitato corpus di opere l’autore ricostruisce la figura del Maestro di San Petronio, in cui ravvisare debiti all’ambiente settentrionale, veneto e lombardo, che motiverebbe certe rigidezze dell’impianto, addolcite dall’influenza quercesca e più in generale senese, evidente nel più tardo Polittico Bolognini. Sull’identità di questa anonima personalità si sono susseguite molteplici ipotesi, la più recente è il riferimento ad Arduino da Baiso (Manni 2006, pp. 34-35) figlio di quel Tommasino da Baiso cui già Ferretti riferiva la paternità delle due opere scultore (Ferretti 1999). Il negativo in esame ritrae la statua a figura intera nel suo contesto architettonico ed ornamentale di appartenenza, con punto di ripresa di tre quarti da sinistra. Ricaviamo informazioni relative all’occasione della ripresa grazie ad una lettera manoscritta inviata da Francesco Filippini all’allora Soprintendente Alfredo Barbacci in cui si fa richiesta di eseguire fotografie del Reliquiario del Capo di San Petronio e “della statua lignea con l’immagine di San Petronio nella Basilica, proveniente dalla Chiesa di San Petronio Vecchio e restaurata dal Bagnacavallo nel 1517” (Archivio Storico ex Soprintendenza BAP - BO M 17). Scopo dichiarato della richiesta, la pubblicazione di una monografia dedicata al Santo patrono. Nella lettera il Filippini sembra voler suggerire il nome di Villani quale incaricato del lavoro, ricordando che “anni addietro il fotografo Villani eseguì molto bene le riprese degli smalti del Reliquiario del corpo di San Domenico da me pubblicati in un articolo compreso in “Memorie domenicane” (cfr. FNT: BAPF045). A questa prima missiva datata 26 dicembre 1946 seguirà una seconda reiterata richiesta in data 12 gennaio 1947, nella quale lo studioso ribadisce la necessità di poter avere una foto della Statua del Santo, questa volta specificando: “beninteso senza il piedistallo barocco” (cfr. FNT: BAPF046). Una terza lettera inviata al Soprintendente il 24 agosto 1947 ci informa dell’avvenuta ricezione delle fotografie degli smalti del Reliquario di San Petronio giudicate dal Filippini “interessantissime anche a livello artistico”, ma non si fa qui menzione della foto in nostro esame (cfr. FNT: BAPF047). Trascorrerà un anno per giungere alla pubblicazione del volume, dato alle stampe soltanto nell’agosto del 1948 (cfr. Filippini 1948). L'opera è corredato dalle riprese Villani (di cui è indicata la responsabilità con l'indicazione “foto Villani”) della Statua del Santo - cui il negativo in esame riferisce - del Reliquiario per il Capo di San Petronio, della Croce di Porta Ravegnana e degli interni della Basilica Petroniana. A differenza di quanto richiesto esplicitamente dall’autore, l’inquadratura è comprensiva di piedistallo, in parte eliminato in sede editoriale. Come desumiamo chiaramente dall'immagine, al momento della ripresa la statua si trovava nella originaria posizione addossata al quarto pilastro della navata sinistra che divide la cappella Bolognini (IV con dedica ai Re Magi) dalla cappella Vaselli (V con dedica a San Sebastiano), di cui scorgiamo parte della cancellata. A seguito di regolamentazione, tramite titolo d’ ingresso, dell’accesso agli ambienti dell’adiacente Cappella Bolognini in occasione della mostra “Giovanni da Modena un pittore all’ombra di San Petronio” (Bologna, 12 dicembre 2014 – 12 aprile 2015), la Statua del Santo, privata dell’originario baldacchino, rimasto in loco, ha trovato nuova collocazione ed è ora addossata alla quarta colonna a sinistra della navata principale, così da garantirne a tutti i fedeli la libera devozione. In ultimo segnaliamo la presenza presso l’archivio Villani di proprietà della Fratelli Alinari I.D.E.A. di Firenze, di una identica ripresa della Statua di San Petronio (inventario nr. 21203), che differisce dalla nostra lastra solo per la mancanza della mascheratura laterale. Segnaliamo la pubblicazione di questo fototipo in Grandi 1981, fig. 19 (cfr. repertorio Villani 1981, p. 87)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641460
- NUMERO D'INVENTARIO N_001209
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE C SCAF. VII N. 243/ INVENT. N. 14280/ PROV. Bologna COMUNE Bologna/ LOCALITÀ Bologna/ MONUMENTO Basilica di S. Petronio/ Statua del Santo esistente nella Basilica/ FOTOGRAFO Villani DATA 1947/ OSSERVAZIONI - capitale - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0