Organo costruito riutilizzando una consistente parte della fonica del precedente strumento costruito da Gaetano Callido nell'anno 1800, op. 371 nonché altre canne antiche di caratteristiche analoghe, ubicato in due cantorie in presbiterio, alla destra e sinistra dell'Altare Maggiore, chiuso in due casse nelle due nicchie della parete. Il corpo di destra comprende il G.O. (ad eccezione delle prime note del Principale 16') e la basseria; quella di sinistra l'O.E. e, in facciata, le prime 17 canne del Principale 16'del G.O.. Prospetti in unica campata, costituiti ciascuno da 17 canne in zinco alluminato con baffi, labbro superiore a mitria sporgente, appartenente, per il corpo di destra al Principale 8' del G.O. (canna maggiore Do1),per il corpo di sinistra al Principale 16' del G.O. (canna maggiore Do2, prima nota del registro). Andamento bocche: rettilineo. Profili planimetrici: leggermente bombati in corrispondenza delle tre cuspidi. Consolle indipendente, rotabile, ubicata in Presbiterio, nel lato destro. Trasmissione elettropneumatica. Due tastiere originali, ricoperte in materiale plastico (in origine galalite) ed ebano, cromatiche, di 61 tasti, estensione Do1-Do6. Pedaliera originale, concava radiale, cromatica, indipendente, di 32 pedali, estensione Do1-Sol3, cromatici dipinti di nero. grigio per il pedale. Registri azionati da placchette a bilico in celluloide, scritte incise sulle placchette, stampatello maiuscolo, rosso per il G.O., grigio per il pedale; in un'unica fila orizzontale sopra la II tastiera.