Bologna - Via S.Stefano 20 - Casa Cavalli già Bianchini - facciata
negativo,
post 1920 - ante 1933
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà
Lastra singola originariamente contenuta in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. All'interno della busta è stata rinvenuta una scheda inventariale dattiloscritta che che riporta le stesse indicazioni
- OGGETTO negativo
-
SOGGETTO
Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Casa Bianchini
Centri storici - Piazze - Piazza Santo Stefano
Architettura residenziale - Case - Elementi architettonici - Facciate - Finestre - Portici
-
MATERIA E TECNICA
VETRO
-
CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
-
ATTRIBUZIONI
Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Alcuni carteggi conservati presso l'Archivio Storico SABAP di Bologna (STORICO I BO M 395) evidenziano l'intenzione da parte dei proprietari dell'edificio di "completare il portico e sistemare i prospetti". Il progetto prevedeva l'allargamento del prospetto con l'inserimento di una terza arcata di portico (così come si presenta oggi l'edificio), il recupero delle finestre ad arco a tutto sesto e il mantenimento del cornicione superiore. La lettera dell'ing. Carlo Ballarini al sovrintendente Luigi Corsini è datata 16 febbraio 1933: essendo il fabbricato compreso tra gli edifici monumentali si sottopone il progetto agli organi competenti. Casa Cavalli, già Bianchini, confina con Palazzo Isolani e affaccia su Piazza Santo Stefano, in prossimità della Basilica. Il solo documento storico di riferimento per un'adeguata ricostruzione del prospetto risulta essere un'incisione di Pio Panfili in cui il fronte è arricchito con dettagli ornamentali di fantasia, come cornici marcapiano e bifore in terracotta. E' il marchese Cavazza, presidente del Comitato per Bologna Storica e Artistica che suggerisce di compiere saggi ed accertamenti per individuare tracce costruttive pregresse (giugno 1933). Un'accurata relazione era stata prodotta già nell'aprile dello stesso anno dall'architetto Corrado Capezzuoli, in organico alla soprintendenza, che non aveva rilevato la presenza le bifore a sesto acuto disegnate da Pio Panfili. Lo stesso Corsini risponde a Cavazza allegando una fotografia "che concorre ad integrare la narrativa circa le particolarità venute in evidenza" (lettera del 7 giugno 1933). L'immagine mostra molto bene l'incompiutezza del prospetto sul lato esterno. Si confronti con la lastra N_002462 col nuovo assetto della facciata e con N_002006-N_002008 (durante dei lavori)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641279
- NUMERO D'INVENTARIO N_002094
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0