Bologna - Cripta dei SS. Naborre e Felice

negativo servizio, ca 1952/01 - ca 1952/01

Servizio composto da 7 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Elementi architettonici - Volte - Colonne - Finestre
    Architettura religiosa - Chiese - Cripte
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Chiesa dei Santi Naborre e Felice - Cripta di San Zama
    Restauri <1952>
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cripta di San Zama, posta sotto la chiesa dei Santi Naborre e Felice, fu interessata da un primo intervento di restauro attorno al 1910. A quell'epoca l'edificio apparteneva al genio militare e proprio in quell'anno la cripta venne consegnata all'Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti e successivamente ceduta in uso alla parrocchia di Santa Maria della Carità, grazie ad una convenzione col Ministero della Pubblica Istruzione (L'Avvenire d'Italia, 6 ottobre 1910, p. 3). Solo attorno agli anni '50, in occasione della celebrazione dell'Ottavo Centenario della morte del monaco Graziano (ecclesiastico canonista che risiedette presso il monastero dell'Abbadia) vennero sanati i danni compiuti durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. L'archivio storico della SABAP di Bologna (STORICO I - BO M 270 - 1908-1975) conserva alcuni documenti relativi ai lavori svolti: il 7 maggio 1951 il Sovrintendente Alfredo Barbacci comunica al Ministero - Direzione Generale per le Antichità e Belle Arti che proprio in occasione del centenario, e del congresso internazionale organizzato contestualmente, verranno affrontati i restauri della cripta "pregevolissima costruzione riferibile al secolo XII contenente elementi lapidei tratti da edifici preesistenti [...] per poter decorosamente presentare la cripta ai congressisti italiani e stranieri". Barbacci sottolinea che trattandosi di "edificio demaniale danneggiato dalla guerra, in uso all'Ospedale Militare, questa Soprintendenza ha chiesto un contributo al Comando Genio Militare, che sta sistemando il fianco antico della chiesa". Le immagini del servizio realizzato dallo studio Villani documentano l'edificio al termine dei lavori di rispristino. Il restauro è descritto dallo stesso Barbacci come "una reintegrazione con mattoni delle pareti perimetrali interne (N_002544, N_002546) delle arcatelle e delle colonne murate sui due fianchi [...], il ripristino della zona absidale con le finestrelle antiche". Le celebrazioni del centenario del monaco Graziano slitteranno al 1952 (17-20 aprile), mentre il servizio risale al gennaio dello stesso anno, come riportato dai pergamini originali. Le immagini mostrano bene la struttura della cripta con le finestrelle nelle absidi semicircolari (N_002541), la navata suddivisa da due file di colonne con capitelli marmorei (N_002542, N_002543) e le tracce di decorazioni pittoriche tardo rinascimentali (N_002545)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641276
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_002541 a N_002547
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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