Bologna - Cripta dei SS. Naborre e Felice durante i lavori di restauro

negativo servizio, ca 06/1951 - ca 06/1951

Servizio composto da 6 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Restauri - Cantieri <1951>
    Elementi architettonici - Volte - Colonne - Finestre
    Architettura religiosa - Chiese - Cripte
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Chiesa dei Santi Naborre e Felice - Cripta di San Zama
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (studio): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cripta di San Zama, posta sotto la chiesa dei Santi Naborre e Felice, fu interessata da un primo intervento di restauro attorno al 1910. A quell'epoca l'edificio apparteneva al genio militare e proprio in quell'anno la cripta venne consegnata all'Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti e successivamente ceduta in uso alla parrocchia di Santa Maria della Carità, grazie ad una convenzione col Ministero della Pubblica Istruzione (L'Avvenire d'Italia, 6 ottobre 1910, p. 3). Solo attorno agli anni '50, in occasione della celebrazione dell'Ottavo Centenario della morte del monaco Graziano (ecclesiastico canonista che risiedette presso il monastero dell'Abbadia) vennero sanati i danni compiuti durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. L'archivio storico della SABAP di Bologna (STORICO I - BO M 270 - 1908-1975) conserva alcuni documenti relativi ai lavori svolti: il 7 maggio 1951 il Sovrintendente Alfredo Barbacci comunica al Ministero - Direzione Generale per le Antichità e Belle Arti che proprio in occasione del centenario, e del congresso internazionale organizzato contestualmente, verranno affrontati i restauri della cripta "pregevolissima costruzione riferibile al secolo XII contenente elementi lapidei tratti da edifici preesistenti [...] per poter decorosamente presentare la cripta ai congressisti italiani e stranieri". Barbacci sottolinea che trattandosi di "edificio demaniale danneggiato dalla guerra, in uso all'Ospedale Militare, questa Soprintendenza ha chiesto un contributo al Comando Genio Militare, che sta sistemando il fianco antico della chiesa (N_002498)". Le altre immagini del servizio realizzato dallo studio Villani documentano il tipo di intervento previsto dal progetto di recupero. Sempre Barbacci descrive il restauro come "una reintegrazione con mattoni delle pareti perimetrali interne (N_002499, N_002505), delle arcatelle e delle colonne murate sui due fianchi [...], il ripristino della zona absidale con le finestrelle antiche" (N_002497, N_002496). La datazione delle riprese è riportata sui pergamini originali e confermata da un carteggio del 20 giugno 1951, tra Barbacci e Mario Escobar, redattore dell'Osservatore Romano, che aveva richiesto alcune immagini della cripta (anche in corso di restauro) per illustrare un articolo. Le celebrazioni del centenario del monaco Graziano slitteranno al 1952 (17-20 aprile)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641241
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_002495 a N_002499; N_002505
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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