Bologna - S. Giovanni in Monte (Chiesa) - Incursione aerea del 29 gennaio 1944

negativo servizio, 1944 - 1944

Servizio composto da 7 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. All'interno di alcuni pergamini sono state rinvenute schede inventariali non pertinenti, relative ai bombardamenti di Palazzo d'Accursio del 24/7/1943

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Architettura religiosa - Chiese
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Chiesa di San Giovanni in Monte
    Bombardamenti - Danni di guerra - 2 Guerra Mondiale <1944>
    Elementi architettonici - Pilastri - Colonne - Protiri
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'incursione aerea su Bologna del 29 gennaio 1944 fu particolarmente devastante e causò i maggiori danni ai monumenti. In tre successive ondate, tra le 11.30 e le 12.50, furono distrutti l'antico Teatro Anatomico e la Cappella dei Bulgari all'Archiginnasio, il teatro del Corso e la chiesa di San Giovanni in Monte, l'oratorio di San Filippo Neri e la casa di Guglielmo Marconi. Nella chiesa di San Giovanni in Monte furono parzialmente distrutte tre cappelle della navata sinistra con relative coperture, fu ugualmente colpita la facciata in cui "il protiro fu squassato dalle schegge di una bomba caduta sulla gradinata, che asportarono larghe lastre di pietra dalle colonne, facendo crollare la volta e dissestarono il portale. L'aquila di Niccolò dell'Arca cadde frantumendosi in minuti pezzi" (Alfredo Barbacci, lettera al Ministero, 22 gennaio 1946). Presso l'Archivio storico della Soprintendenza ai Monumenti (STORICO I BO M 14) è rintracciabile il progetto di restauro del sovrintendente Barbacci accompagnato dal preventivo di spesa, i rilievi e le fotografie del monumento: il tutto finalizzato alla richiesta di finanziamento ministeriale. Le immagini in esame rientrano in quella documentazione di guerra che venne realizzata immediatamente a seguito dei bombardamenti, quando sistematicamente, con preciso incarico della Soprintendenza, un operatore della ditta Villani si recava sul posto a ritrarre lo stato di fatto. In questo caso vengono rilevati i danni principali: la facciata (N_001700 e N_001703) e i crolli devastanti nella navata sinistra (N_001699, N_001698, N_001697). Vengono riprese anche le aree circostanti: ad esempio il lato esterno della chiesa dal cortile dell'adiacente Casa Modiano (N_001701) o la distruzione delle case attigue al voltone dell'ingresso laterale (N_001702). I pergamini non riportano il nome dell'autore ma l'attribuzione a Villani deriva dal confronto con stampe tratte da queste lastre e conservate tra i fondi fotografici della Biblioteca dell'Archiginansio (GDS). I primi provvedimenti per la stabilità dell'edificio furono puntellamenti e consolidamenti murari, oltre alla raccolta dei materiali reimpiegabili nella ricostruzione. Nel corso dei lavori, a seguito del crollo, furono rinvenute tracce delle finestre bifore a tutto sesto con archetti polilobati in cotto, che andranno a sostituire i fase di ricostruzione le monofore a sesto acuto aperte in epoca recente (Bersani Roncuzzi 1995, p. 114). Fu problematica anche la gestione urbanistica dell'intero isolato con la proposta di lasciare uno spazio aperto, adibito a giardino pubblico, al posto della Casa Modiano collocata all'angolo tra Via Santo Stefano e la salita che conduce a San Giovanni in Monte. L'ipotesi fu poi scartata e la casa ricostruita a metà degli anni '50. Si confronti con analoga documentazione relativa alla piazza antistante la chiesa (NCTN 0800641270) e con la ricostruzione della navata sinistra (NCTN 0800641273): l'immagine della devastazione e quella successiva al risanamento sono colte dallo stesso punto di ripresa e il confronto è estremamente suggestivo (N_001383)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641271
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001697 a N_001703
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul recto del pergamino - R.SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA// MOBILE....SCAF....N....INVENT.N.....LUOGO:....MONUMENTO:.....STAMPE N......OSSERVAZIONI - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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