Bologna - S. Maria della Vita - Pietà

negativo servizio, ca 1946/10 - ca 1946/10

Insieme composto da 4 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. All'interno dei pergamini è stata rinvenuta una scheda inventariale dattiloscritta che indica il gruppo di lastre come "La Pietà di Nicolò dell'Arca dopo la sistemazione"

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Iconografia cristiana
    Scultori - Italia - Sec. 15. - Niccolò dell'Arca
    Scultura - Gruppi scultorei - Terrecotte
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Chiesa di Santa Maria della Vita
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (studio): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo insieme di lastre documenta il Compianto sul Cristo morto, gruppo scultoreo in terracotta realizzato da Niccolò dell'Arca verso la fine del Quattrocento e conservato presso il Santuario di Santa Maria della Vita. Il compianto fu per lungo tempo relegato in un vano attiguo all'abside, illuminato solo da una piccola finestra e volontariamente escluso dal percorso visivo della chiesa poiché considerato eccessivamente drammatico per i canoni estetici in vigore. Solo a partire dal 1912 si avvia un processo di rivalutazione critica dell'opera e la sua rivalorizzazione e nel 1922 si conclude il primo restauro del gruppo (si veda scheda NCTN 0800641260), durante la seconda guerra mondiale viene trasferito più volte per evitare il pericolo dei bombardamenti (si veda scheda NCTN 0800641264) e solo alla conclusione del conflitto si concretizza un secondo restauro, curato da Edgardo Grazia, funzionario della Soprintendenza. La stampa locale dà forte rilievo all'intervento. Angelo Raule, il 25 maggio sull'Avvenire d'Italia, nella rubrica "Ritorno dai rifugi", scrive "La Pietà di Nicolò dell'Arca sapientemente restaurata". Loda l'iniziativa e la perfetta valorizzazione dell'opera in cui "tutte le figure sono più spazieggiate così che il gruppo ha acquistato più respiro e maggiore risalto". Inoltre "sono stati semplificati il disegno e le tinte dello sfondo" sostituendo il fondale dipinto da Arnaldo Gentili nel 1922 con un graffito monocromo. Lo stesso Cesare Gnudi, nella sua monografia su Niccolò aveva duramente criticato la disposizione delle figure e il fondale "di pessimo gusto decorativo" (Gnudi, 1942). Ma gli interventi non si limitarono all'assetto compositivo: così come era già avvenuto nel restauro precedente si apportarono modifiche alle singole statue. La mano sinistra del Nicodemo fu interamente ricostruita appoggiata alla cintura (N_002247) mentre prima era modellata con il pugno chiuso stretto intorno ai chiodi. Analogamente furono modificati un piede della Maria di Cleofa (N_002248), che aveva già visto in passato un intervento sulla mano sinistra, e il busto della Madonna fu assottigliato e reso più equilibrato e armonico (N_002246). Presso l'Archivio Storico della Soprintendenza ai Monumenti sono rintracciabili i carteggi relativi al restauro (STORICO I M 385), e si concludono con la lettera del Sovrintendente Barbacci, del 12 ottobre 1946, indirizzata al Ministro, in cui "si trasmettono la relazione e le fotografie relative al restauro e alla ricomposizione della Pietà". Di lì a poco (31 ottobre) si provvederà anche all'istallazione di un impianto elettrico dedicato all'illuminazione del gruppo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641267
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_002246 a N_002249
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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