Edifizio detto “Forno Palazzino” Ora sede della Cassa di Risparmio – Particolari

negativo servizio, ca 04/1930 - ca 04/1930

Il servizio è costituito da 5 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. All'interno di alcuni pergamini è stata rinvenuta una scheda inventariale dattiloscritta che riunisce l'intero gruppo di lastre sotto il titolo: "Edifizio detto “Forno Palazzino” Ora sede della Cassa di Risparmio – Particolari"

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Architettura residenziale - Palazzi - Restauri
    Decorazioni - Bugnato
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - San Giovanni in Persiceto - Forno Palazzino
    Elementi architettonici - Finestre - Colonne - Archi - Logge - Cornici
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Bolognesi Orsini (studio): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia di questa documentazione fotografica si ripercorre attraverso i documenti e i carteggi conservati presso l'Archivio Storico SBEAP di Bologna (STORICO I BO M 596). Nel 1929 il Direttore della Cassa di Risparmio di San Giovanni in Persiceto interpella il Sovrintendente Luigi Corsini circa l'idea di abbattere l'edificio denominato Forno Palazzino per costruire su quell'area la nuova sede dell'Istituto bancario. Corsini ricorda che il palazzo "è compreso nell'elenco degli edifici monumentali ed è per ciò sottoposto alle disposizioni della legge 20 giugno 1909, n. 364". E' necessario pertanto bandire un concorso, previo sopralluogo dei funzionari di Soprintendenza. Allo scopo viene inviato l'architetto Giuseppe Rivani che sarà presente agli assaggi e allo scrostamento della facciata e che realizzaerà un progetto di massima (si confronti con scheda 0800641216). Vengono individuati elementi architettonici che hanno "carattere monumentale e importante interesse artistico". Corsini aggiunge alla bozza di concorso alcune voci relative al rispetto delle preesistenze che devono essere conservate e integrate in maniera armonica nel nuovo edificio. Ad una lettera del 2 maggio 1930 indirizzata al Direttore della Cassa di Risparmio, Corsini allega "5 fotografie raffiguranti elementi architettonici sussistenti". Probabilmente si tratta della documentazione in esame dove si individuano con chiarezza gli archi in cotto con colonna bugnata situati al piano terreno (N_002320), così come la loggetta soprastante (N_002323) e le finestre con relative cornici e davanzali in cotto (N_002321-N_002322). Tutti questi elementi "devono escludersi nel modo più assoluto dalla demolizione", anzi, sono da "conservarsi e ricomporsi fedelmente". Questo vincolo disturberà non poco nella realizzazione del progetto (Bordoni 1933) per cui i concorrenti dovettero "vincere difficoltà e ostacoli non lievi". Vincitori del bando di concorso (1930) saranno Piero Gualandi e Umberto Rizzi. Nel 1931 Corsini richiede le fotografie del progetto selezionato e ne rileva "artificiosi e ibridi motivi delle finestre" da semplificare, inoltre suggerisce la direzione tecnico scientifica della Soprintendenza per la ricostruzioni delle parti antiche da preservare. Il progetto vincitore si discosta non poco dalla semplice linearità proposta da Rivani nel suo progetto che riprendeva il motivo della colonna bugnata e delle cornici geometriche alle finestre sopra la fascia marcapiano. Con approvazione del Ministero dell'Educazione nazionale il progetto viene semplificato come indicato da Corsini e l'edificio sarà inaugurato il 24 settembre 1933
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641215
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_002319 a N_002323
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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