Bologna Via del Guasto Antico terrapieno con giardino (veduta d’insieme)

negativo servizio, ca 1944 - ca 1944

Le lastre negative erano originariamente contenute in pergamino; queste buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. Sono visibili le impronte portalastra

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Emilia Romagna - Bologna - Giardino del Guasto
    Guerra mondiale 1939-1945 - Rifugi antiaerei
    Emilia Romagna - Bologna - Via delle Belle Arti - Palazzo dei Bentivoglio - Distrutto
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’insieme, costituito da due lastre realizzate dallo Studio Villani nel 1944, mostra il Giardino del Guasto. “Il giardino, realizzato da Gennaro Filippini nel 1974, è un originale esempio di moderno intervento in uno dei due storici “guasti” della città (l’altro è la Montagnola). Un tempo il luogo era parte del vasto e sontuoso palazzo dei Bentivoglio, signori di Bologna sino al 1506, ridotto in macerie dalla furia popolare l’anno seguente [BIBH: BAPB1242, pp. pp. 51-54]. Il Guasto dei Bentivoglio rimase in abbandono sino a metà del Settecento, quando su buona parte dell’area sorse il Teatro Comunale; la parte rimasta fu delimitata ai primi dell’Ottocento da muri di sostegno in selenite” (BIBH: BAPB1264). “Durante l’ultima guerra, [venne costruito un rifugio antiaereo al di sotto del giardino;] la collinetta subì un ulteriore innalzamento, utilizzando la terra di scavo delle gallerie del rifugio. Sotto il giardino esiste ancora il rifugio, in uno spazio estremamente affascinante, fatto di corridoi e gallerie che proteggevano i bolognesi dai bombardamenti” (BIBH: BAPB1265). Come si può notare dalla lastra sul muro perimetrale di fronte al fotografo vi è disegnata quella che sembra una porta. Considerata l’anno trascritto sul pergamino, si tratta dell’inizio dei lavori per il rifugio antiaereo. Lo Studio Villani, tra il 1920 e il 1950, è interprete di un periodo storicamente complesso, a cavallo tra le due guerre prima e affrontando la fase post bellica poi. In particolare, tra il 1943 e il 1945, lo Studio viene incaricato di eseguire campagne fotografiche volte a documentare i monumenti per avere un punto di riferimento per i successivi restauri ma anche gli esiti dei gravi bombardamenti che devastarono parte del centro storico di Bologna (BIBH: BAPB0361, p. 168, BAPB0109, p. 157). Per quanto riguarda la descrizione delle inquadrature scelte da Villani e il suo stile, riprendo le parole di Pier Luigi Cervellati “Nel loro insieme queste foto costituiscono un censimento vero e proprio. Drammatico censimento perché sono foto accuratamente senza dramma. Volutamente oggettive. I toni chiari - tipici di Vittorio Villani - nel censire i danni causati dai bombardamenti, conferiscono alle foto il carattere della diagnosi rigorosa: recuperabile o irrecuperabile” (BIBH: BAPB0241, p. 217)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640784
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001712, N_001714
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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