Ricostruzione dei merli del Palazzo della Mercanzia dopo i danni subiti dall’esplosione di una bomba il 27 settembre 1943
negativo documentazione di restauro,
1948 - 1948
A. Villani & Figli (1932-1970)
1932-1970
L'insieme in esame è costituito da 4 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. Sono visibili le impronte portalastre, ad eccezione della N_001548 che sul lato emulsione presenta mascheratura con carta nera dei bordi laterale sinistro e superiore e della N_001549 che è mascherata su tutti i lati
- OGGETTO negativo documentazione di restauro
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SOGGETTO
Architettura - Restauro - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
Architettura civile - Palazzi
Emilia Romagna - Bologna - Palazzo della Mercanzia
Ingegneri - Italia - Secc. 14.-15. - Lorenzo da Bagnomarino
Architetti - Italia - Secc. 14.-15. - Antonio di Vincenzo
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell’archivio fotografico della SABAP sono conservati 37 negativi su lastra di vetro (v. paragrafo OS - OSSERVAZIONI) che documentano il Palazzo della Mercanzia. Questa documentazione fotografica è stata realizzata tra il 1934 fino al 1950 da tre diversi fotografi: Bolognesi Orsini, Villani e Stanzani (quest’ultimo architetto della Soprintendenza ai Monumenti, eseguiva fotografie di documentazione per conto della stessa). I 4 negativi in esame, eseguiti da Villani, il 16 febbraio 1948, mostrano la ricostruzione dei merli del Palazzo della Mercanzia durante il restauro effettuato in seguito ai danni subiti dall’esplosione di una bomba il 27 settembre 1943. Lo Studio Villani, tra il 1920 e il 1950, è interprete di un periodo storicamente complesso, a cavallo tra le due guerre prima e affrontando la fase post bellica poi. In particolare, tra il 1943 e il 1945, lo Studio viene incaricato di eseguire campagne fotografiche volte a documentare i monumenti per avere un punto di riferimento per i successivi restauri ma anche gli esiti dei gravi bombardamenti che devastarono parte del centro storico di Bologna (BIBH: BAPB0361, p. 168, BAPB0109, p. 157). Il Palazzo della Mercanzia fu costruito dal 1384 al 1391 su progetto di Antonio di Vincenzo e di Lorenzo da Bagnomarino: realizzato interamente in mattoni rossi, ad eccezione del balcone col baldacchino e i trafori delle bifore, in pietra bianca, presenta una decorazione con formelle di terracotta intorno alle finestre e con gli stemmi delle arti nel fregio sottostante alla merlatura. Sia sulla facciata sia sui fianchi del palazzo sono presenti nicchie circolari al cui interno sono posizionati mezze figure di Santi e nella nicchia centrale della facciata la statua della Giustizia (BIBH: BAPB0110, p. 40). Come accennavo, l’esplosione avvenne il 27 settembre 1943; la ricostruzione dell’ossatura muraria avvenne subito dopo e fu conclusa nel 1944 (NCTN: 0800640762). Barbacci ci racconta che “Il restauro artistico potei iniziarlo solo dopo la guerra, nel febbraio 1947, impiegandovi i fondi concessi dal Ministero della Pubblica Istruzione” (BIBH: BAPB0110, p. 40). Nell’articolo pubblicato nel Bollettino d’arte sempre Barbacci descrive il restauro “Determinato così il programma di lavoro, si passò all'esecuzione, applicando alle diverse opere i sistemi ordinari che si ritennero più appropriati. Così il paramento di mattoni arrotati fu integrato nello stilobate a formelle, nel fusto dei pilastri, nei pennacchi, nel primo piano e nella merlatura, aggiungendo ai pochi mattoni antichi raccolti intatti fra le macerie altri nuovi di ugual forma e colore. Le cornici geometriche degli archi terreni, dei tondi scavati nei pennacchi, del davanzale sottostante alle bifore, come pure gli elementi curvilinei dei pilastri, i costoloni delle volte, gli archetti ed i quadrilobi del coronamento, furono ricomposti collocandovi i pezzi antichi ricuperati ed i nuovi rifatti a stampo.” (BIBH: BAPB1235, p. 174-175). Molto interessanti le relazioni sul restauro scritte da Barbacci (FNTI: BAPF085, BAPF087). Per quanto riguarda la descrizione delle inquadrature scelte da Villani e il suo stile, riprendo le parole di Pier Luigi Cervellati “Nel loro insieme queste foto costituiscono un censimento vero e proprio. Drammatico censimento perché sono foto accuratamente senza dramma. Volutamente oggettive. I toni chiari - tipici di Vittorio Villani - nel censire i danni causati dai bombardamenti, conferiscono alle foto il carattere della diagnosi rigorosa: recuperabile o irrecuperabile” (BIBH: BAPB0241, p. 217)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640767
- NUMERO D'INVENTARIO N_001543, N_001547-N_001549
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
relazione di restauro (1)
relazione di restauro (2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0