La Palazzina della Viola dopo l’incursione aerea del 1944
negativo servizio,
ca 1944 - ca 1944
A. Villani & Figli (1932-1970)
1932-1970
L'insieme in esame è costituito da 3 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. Sono visibili le impronte portalastre
- OGGETTO negativo servizio
-
SOGGETTO
Architettura civile - Palazzi
Emilia Romagna - Bologna - Palazzina della Viola
Architettura - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
-
MATERIA E TECNICA
VETRO
-
CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
-
ATTRIBUZIONI
A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le 3 lastre in esame fanno parte di un insieme, costituito in totale da 14 lastre e realizzato dalla Ditta Villani tra il 1928 il 22 giugno 1944, che documenta la Palazzina della Viola a Bologna; in particolare gli affreschi eseguiti da Innocenzo da Imola, Prospero Fontana e Niccolò dell’Arca e i danni subiti in seguito all’incursione aerea nel 1944 (vedi RVEL). Lo Studio Villani, tra il 1920 e il 1950, è interprete di un periodo storicamente complesso, a cavallo tra le due guerre prima e affrontando la fase post bellica poi. In particolare, tra il 1943 e il 1945, lo Studio viene incaricato di eseguire campagne fotografiche volte a documentare i monumenti per avere un punto di riferimento per i successivi restauri ma anche gli esiti dei gravi bombardamenti che devastarono parte del centro storico di Bologna (BIBH: BAPB0361, p. 168, BAPB0109, p. 157). Come apprendiamo dal saggio di Andrea Emiliani (BIBH: BAPB0361, p. 170), intorno agli anni ’40 lo Studio Villani “eseguiva campagne fotografiche sollecitate dall’esperienza di Cesare Gnudi”. I negativi mostrano la Palazzina della Viola in seguito ai danni provocati dalla seconda guerra mondiale. Come Barbacci stesso ci racconta “[…] L’incursione aerea del 22 giugno 1944 abbatté i loggiati del lato destro, danneggiando altre parti dell’edificio e le pareti dipinte. Dopo la guerra si dovette compiere un lungo lavoro per consolidare le parti pericolanti, quindi per ricomporre e reintegrare il portico e la soprastante loggia e per ricucire i muri lesionati. Si restaurarono in un secondo tempo gli affreschi danneggiati” (BIBH: BAPB0110, p. 62). “I lavori furono compiuti dall’ing. Guido Zucchini e dall’ing. Gustavo Rizzoli. Gli affreschi di Innocenzo da Imola furono restaurati dal prof. Dante De Carolis” (BIBH: BAPB0110, v. nota 29, p. 82)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640728
- NUMERO D'INVENTARIO N_001152 a N_001154
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0