Documentazione fotografica dei frammenti del ciclo di Francesco da Rimini, staccati dal Refettorio Vecchio di San Francesco a Bologna (1939)

negativo servizio, 1939 - 1939
Podio, Enrico (notizie Anni Trenta Xx Secolo)
notizie anni Trenta XX secolo

I negativi erano originariamente contenuti in buste pergamine, che includevano anche le relative schedine inventariali sulle quali è spesso indicato sia l'anno di ripresa, sia l'autore. L'insieme delle matrici presenta le medesime impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Restauro
    Pittori - Italia - Sec. XIV - Francesco da Rimini
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Convento di San Francesco, già Refettorio Vecchio
    Pittura - Affreschi - Dipinti murali - Storie di Cristo - Storie di San Francesco
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Podio, Enrico (notizie Anni Trenta Xx Secolo): fotografo principale
    Francesco Da Rimini (notizie 1333): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Refettorio Vecchio dei padri, appartenente al complesso conventuale di San Francesco a Bologna, conservava al suo interno un grandioso ciclo ad affresco dovuto al pittore Francesco da Rimini, unica opera certa del maestro romagnolo. Dopo le soppressioni ecclesiastiche di età napoleonica, il refettorio fu sede di dogana e utilizzato come deposito di sale: tale impiego, oltre all’incuria dei secoli, determinò gravissimi danni ai dipinti, dei quali restano oggi soltanto alcuni frammenti, sopravvissuti all'incontrollata campagna di strappi che a partire dal 1881, furono eseguiti sul ciclo pittorico; in quell’occasione si staccarono diversi frammenti, tra i quali quelli oggi conservati presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna, ed in seguito, nel 1937, il restauratore Enrico Podio completò le operazioni togliendo quello che restava in loco della partizione del tabellone figurato, originariamente composto da nove scene poste su tre registri, di cui quelle dipinte nella fascia centrale a carattere cristologico (Risurrezione, Crocifissione, Ascensione e forse Assunzione), mentre quelle nelle fasce laterali riguardavano storie della vita di San Francesco. La scarsa disponibilità di fondi ministeriali determinò le metodologie dell'ultimo intervento: la pellicola pittorica, strappata senza l'intonaco, venne riportata su tela priva di ulteriori supporti (fu il soprintendente di Bologna, Carlo Calzecchi, a manifestare con decisione l'assoluta necessità di intervenire - anche drasticamente - per evitare la rovina delle parti superstiti). All’interno del fondo negativi dell’archivio fotografico dell’ex Soprintendenza ai Monumenti di Bologna si conservano diverse lastre riferibili agli anni Trenta e Quaranta del Novecento che documentano sia la situazione degli affreschi, sia le condizioni della grande aula. Lo stato precario della parete di fondo venne fotografato prima dell’ultimo intervento di Podio: N_001776 mostra il ciclo con le sezioni degli antichi strappi (si veda la scena centrale della Crocifissione con i tasselli che scoprono la muratura a vista). Un gruppo di 11 immagini del 1939, a due anni dall’intervento di rimozione del ciclo rimasto, documenta i frammenti degli affreschi staccati (da N_001787 a N_001796 e N_001858). Se la lastra N_001752 riprende il tramezzo con le poderose arcate di sostegno che sezionava in altezza il refettorio, la più tarda N_001356 documenta la situazione nel secondo dopoguerra, in seguito alla rimozione della struttura di divisione. In N_001355 è in atto la ricostruzione del tetto, mentre chiudono la documentazione sin ora rintracciata relativa al refettorio, una ripresa dell’interno ed una dell’esterno alla conclusione del ripristino postbellico (N_001299 e N_001300). Il servizio fotografico di 11 lastre, realizzato dal restauratore Enrico Podio, documenta la situazione dei frammenti pittorici staccati e temporaneamente collocati in un ambiente di non semplice identificazione. Nonostante tutti i pergamini riportino nella didascalia la specifica di luogo "Refettorio Nuovo", suggerendo una collocazione entro lo stesso convento francescano, tra la documentazione archivistica reperita, è presente una lettera di Antonio Sorrentino (soprintendente alle Gallerie di Bologna) indirizzata al soprintendente ai Monumenti di Bologna (Armando Venè) che permette di avanzare diversa ipotesi; in data 28 marzo 1941 Sorrentino affermava che i resti degli affreschi erano "ancora depositati, per quanto il restauro sia ultimato, nel Laboratorio del resturatore Enrico Podio" (prot. 523, faldone II a 1938-1948, vedi FNT 2). Affermazione contraddetta da Venè in una minuta datata il 19 aprile seguente: "Com'è noto, i detti affreschi si trovano depositati in un magazzino di quest'ufficio ove mi pare siano ben collocati" (idem, prot. 387). Non è definitivamente chiarito dove fossero ubicati i dipinti nel 1939 (due anni prima dello scambio epistolare tra i soprintendenti) quando Podio li fotografò, anche se il suo impiego come fotografo potrebbe suggerire che fossero ancora conservati presso il suo laboratorio di via Bertoloni 2/11 a Bologna. I pannelli ripresi sono sostenuti da cavalletti e impilati verticalmente con una fascia di rispetto tra uno e l'altro: il locale pare avere uno zoccolo di legno nella parte bassa, mentre in alto presenta una semplice muratura intonacata. Alcune immagini risultano particolarmente efficaci per i dettagli colti nella scabrosità della materia pittorica e del supporto, con i rilievi raggiati delle aureole a pastiglia. Gli affreschi staccati da Podio sono attualmente collocati nelle pareti laterali del transetto della basilica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640581
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001787 a N_001796, N_001858
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI sulla busta pergamina di N_001787: recto - R. SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ MOBILE C SCAF. IV N. 48/ INVENT. N. 9647/ LUOGO Bologna - Affreschi di/ Francesco da Rimini/ MONUMENTO S. Francesco/ Refettorio Nuovo/ STAMPE N./ OSSERVAZIONI -
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA faldone documentario (1)
    faldone documentario (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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