Viadotto Codazzi a Loiano
positivo,
post 1888 - ante 1900
Anonimo (xix Seconda Metà)
XIX seconda metà
Albumina incollata su un supporto secondario di cartoncino bianco di grammatura pesante, liscio. Il positivo è stato ritoccato con inchiostro nero
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Italia – Emilia Romagna - Loiano – Viadotto Codazzi
Infrastrutture – Ponti – Viadotti
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MATERIA E TECNICA
CARTA
albumina
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Anonimo (xix Seconda Metà): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
- INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La strada nazionale della Futa subì diverse modifiche al tracciato originario tra il 1888 e il 1922, per le nuove esigenze di percorribilità dettate dai moderni mezzi di trasporto. Alcune notevoli variazioni altimetriche furono abolite con un altro tracciato come nel caso della variante di Barbarolo eseguita nel giugno del 1888. Il drizzagno, in particolare, comportò numerose opere infrastrutturali, fra le quali ponti ed un viadotto a due ordini sul sottostante Rio Codazzi, probabilmente lo stesso ripreso nell'albumina in esame (vedere scheda 0800366393). L'iscrizione A. Brunelli riportata sul verso del supporto secondario, non trova riscontro nella bibliografia rintracciata sulla strada transappenninica. Solo nella pubblicazione della mostra “Un ponte fra struttura e cultura. Dall'archivio al progetto” organizzata nel 2003 dall'Istituto per i Beni Culturali di Bologna, nella sezione dei progetti ottocenteschi, viene riprodotto il prospetto e la pianta dell'impalcatura metallica di un ponte sul Reno sulla strada Ferrarese, realizzato dall'ingegnere Ugo Brunelli. Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918). Documentazione circa il fondo è reperibile presso l'Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n. 31, foglio 43, n. 9
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635937
- NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 459
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI supporto secondario: verso: in alto a sinistra - Ing. A. Brunelli fece - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0