campana

Agnone, 1929 - 1929

La campana mostra diversi motivi di interesse sia per il suo peculiare utilizzo che per il riferimento storico effigiato sulla faccia anteriore. Si tratta di una campana “da orologio” collegata dunque ad un complesso, ingombrante meccanismo alloggiato nella torre campanaria per lo scandire di ore e quarti d’ora. Lo si evince da 3 motivazioni: 1) l’assenza della corona e la presenza di un foro centrale, creato sulla testa, per il bloccaggio a una struttura portante - 2) la presenza del nome della ditta committente famosa per la produzione di orologi da torre – 3) il punto di battuta del battaglio: campane fuse per questo scopo non prevedono un battaglio interno ma suonano attraverso la percussione di un martelletto esterno. È evidente, infatti, sulla battuta della campana (parte dove la sezione risulta più spessa), una fossetta provocata dalle continue percussioni. L’elemento maggiormente caratterizzante è il bassorilievo del fascio littorio che campeggia sulla faccia a vista della campana. È un motivo comune alle innumerevoli opere realizzate nel Ventennio Fascista ma è molto raro riscontrarlo sulle campane. Tali bronzi, dopo il 1943, furono rifusi oppure ne furono abrasi fregi ed iscrizioni

  • OGGETTO campana
  • MISURE Diametro: 360 mm
    Altezza: 300 mm
    Peso: 30 kg
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico della Campana "Giovanni Paolo II"
  • LOCALIZZAZIONE Pontificia Fonderia di Campane Marinelli
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Fonderia Bianchi fu rilevata da Angelo & figli nel 1888 dai Bizzozzero, noti fonditori di campane a Varese da oltre 4 secoli. I Bianchi possedevano già una fonderia di ghisa a Rasa che forniva anche incastellature metalliche per i campanili. Solo in seguito si dedicò alla fusione delle campane. Cessò l’attività nel 1966. Fu un’azienda apprezzata non solo in Lombardia e nel nord d’Italia ma è noto che campane da orologio molto simili a questa in esame sono ancora in uso fino in Sicilia. La fonderia fu la fornitrice delle campane da orologio per la ditta dei” fratelli Frassoni di Rovato”. L’iscrizione riportata ne rivendica la collaborazione. I Frassoni furono famosi tecnologi, famosi per la costruzione di orologi da torre che ereditarono una tradizione locale avviata già dal XIV dai De Prestino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Strumenti musicali
  • ISCRIZIONE FRATELLI FRASSONI ROVATO
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400108751
  • NUMERO D'INVENTARIO A. M. 262
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda cartacea (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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