La Scarpata. intervento di Land Art, tecnica mista

installazione ambientale, 1993 - 1993
Maria Lai (ulassai (nu), 27 Settembre 1919 - Cardedu (nu) 2013)
Ulassai (NU), 27 settembre 1919 - Cardedu (NU) 2013

Su una scarpata che veniva usata come discarica, nell'ambito di un ciclo di interventi di risanamento dell'area boschiva sulla strada che conduce alle grotte di Su Marmuri, nel 1993 Maria Lai compie il primo di tre interventi che si snodano attigui e in continuità su quella via suburbana: la Scarpata, Il Muro del Groviglio (2004) e la Casa delle Inquietudini (2005). L'intervento sulla scarpata è quello di maggior impatto visivo, sia per le dimensioni - 80x30 m.- sia per la bellezza del paesaggio circostante, che per i contenuti simbolici da essa veicolati. Maria Lai decide di raccontare la terra e il cielo, il loro rapporto con la paleontologia e l'astronomia, ma anche con la tecnologia. Due macro aree di forma triangolare, quella alla base della scarpata poggiante sulla base, quella alla sommità rovesciata, si uniscono in corrispondenza dei rispettivi vertici per raccontare una sorta di summa della storia del mondo, un'alfa (il dinosauro) e un'omega (i viaggi nel cosmo, simboleggiati dal radar). Nel triangolo a valle è narrata la storia dell'umanità a partire dai dinosauri, di cui Lai simula un ritrovamento, a monte una geografia celeste che ci rammenta che siamo fatti della stessa materia delle stelle. Un radar, simbolo della tecnologia, che doveva sormontare l'installazione, una volta rovinato verso un punto più in basso a causa di una tempesta di vento, rappresenta, secondo le intenzioni dell'artista, l'incertezza della tecnologia e non più la fede nella scienza

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