ampolline, ante 1699 - ante 1699

Dal piede si erge, tramite collo brevissimo e sottile, il ventre ovoidale delle Ampolline, leggermente schiacciato e percorso da linguette perlinate, in senso verticale. Da quì si diparte il collo lungo e slanciato del ventre, con ghiera centrale che termina nel coperchio a forma di calottina, anch'essa ornata dalle stesse linguette perlinate verticali. Il manico e il beccuccio hanno sembianze serpentinate a code e musi di drago, ulteriori decorazioni raffiguranti mascheroni anomaleschi e motivi fitomorfi. Nelle parti, aggiunte a fusione, il fondo è sablè

  • OGGETTO ampolline
  • MATERIA E TECNICA argento/ fusione
  • AMBITO CULTURALE Bottega Siciliana
  • LOCALIZZAZIONE Cagliari (CA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I deliziosi particolari decorativi e la struttura elegante delle ampolline connotano caratteristiche che adottano moduli espressivi manierati ancora in auge nel seicento in diverse parti d'Europa: l'elemento serpentinato che percorre tutta la struttura, i mascheroni animaleschi, i fantasiosi musi e code di drago, il coperchio-cupola e le decorazioni a linguette perlinate, sono tutti motivi che ripetono stilemi tardo- cinquecenteschi. Nelle parti aggiunte a fusione il fondo sablè, accostato sia ai particolari plastico-fitomorfi sia alla struttura delle Ampolle, crea zone chiaroscurate. L'aspetto barbarico di alcuni elementi è armonicamente affiancato al coperchio che, disposto dopo il lungo collo, ravvisa caratteri di gusto orientale, anche le fasce perlinate sono differenti stilisticamente dal resto dei particolari decorativi, ma concorrono a creare una fantasiosa sintesi d'insieme. L'attribuzione ad argentiere siciliano è attestata sia alla provenienza trapanese dei Genoves, alla metà del Seicento, il capostipite Antonio ottenne il cavalierato ereditario e il titolo onorifico di barone dopo aver acquistato dai Vivaldi la tonnara di Portoscuso nel 1677 (Loddo-Canepa 1954), sia dalle capacità tecniche dimostrate dall'artista, del quale si avverte la "consapevolezza" recepita dalle molteplici esperienze culturali sempre confluite generose nell'isola. Insieme agli argenti dell'inventario della Confraternita d'Itria, del 1857, sono elencate due Canadeglias (dal sardo ampolle); in seguito sono menzionate nei registri del 1917 e del 1919. Per confronti con gli altri oggetti donati da Don Francisco, vedi schede n. 20/ 00050669-70-71-73
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000050672
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI piede - DON FRANCISCO GENOVES - bottega siciliana - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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