Dialectica (prima statua)/ Physica (seconda statua). Dialectica (prima statua)/ Physica (seconda statua)
Negli oratori Serpottiani si assiste spesso all‘alternarsi di statue simboliche e di teatrini rievocanti fatti sacri. La disposizione delle statue tipologicamente riflette in linea di massima le virtù teologiche e umane. Nell‘Oratorio di Santa Caterina il giovane Procopio si distacca dalla tipologia consueta e traendo spunto dalle attitudini di Caterina d‘alessandria, capace di disputare con successo con i dotti del tempo, assume nelle statue simboliche che si susseguono nelle pareti dell‘oratorio, immagini di "cultura", inserendo tra le arti del trivio (grammatica-dialettica-retorica) e del quadrivio (aritmetica-geometria-astronomia-musica), nuove specifiche discipline quali la fisica e la geografia e al posto dell‘astronomia : l‘astrologia. Significativa la presenza dell‘etica e della teologia. La prima statua nord, a cominciare dalla controfacciata è la dialettica, che si riporta all‘Iconologia del Ripa(ed.mod.1986 p.121): "Donna giovane che porti un elmo in capo...con uno stocco...stando in piedi con prontezza ed ardire". La seconda statua è la fisica non compresa nelle arti del quadrivio ma di moda nel XVIII secolo dopo Galilei-Copernico-Newton, e ritratta in forma di donna giovane vistosamente panneggiata che, a sinistra alimenta una fonte cui attinge un uccello, ed ha la mano destra chiusa a pugno. Ambedue le statue sono sormontate da una decorazione a conchiglia che risale al classicismo bizantino e si correla alla Venus genetris
- OGGETTO scultura
- AMBITO CULTURALE Ambito Siciliano
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ATTRIBUZIONI
Serpotta Procopio (attribuito): scultore, decoratore
- LOCALIZZAZIONE oratorio di Santa Caterina d'Alessandria
- INDIRIZZO via Monteleone, 16, Palermo (PA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La datazione risulta da due documenti pubblicati da Filippo Meli negli anni ‘30 del secolo scorso e datati 1719-1724. ( Meli, F.1934 pp.211-212 e 297-301). Le due iscrizioni si riferiscono rispettivamente alla capacità dialettica di Caterina d‘Alessandria, ed al sapere fisico che coinvolge il mondo esterno. L‘assunto metaforico è nelle due statue tradotto in immagini di sciolta plasticità attraverso i vistosi panneggi. Procopio nell‘oratorio muove dal plasticismo del padre, ne attenua l‘espansione della forma che sviluppa con andamento leggermente a serpentina ai fini di una maggiore compenetrazione delle figure nello spazio
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista pubblica/privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900264836
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2021
- ISCRIZIONI sulla base - DIALECTICA - Serpotta Procopio - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0