motivi decorativi vegetali

fermaglio di piviale, 1651 - 1700

Il fermaglio in argento a forma di nocca, si presenta nel lato anteriore con paste vitree verdi montate a notte, mentre nel lato posteriore riporta una delicata decorazione a motivi floreali, dipinta con smalti policromi. Piccoli perni in argento, circondati in origine da minuscole corolle di petali, anch'esse in argento, solo due delle quali oggi parzialmente esistenti, agganciano i castoni più grandi al supporto smaltato del fondo. Tre anelli, il primo sull'apice, gli altri due in corrispondenza dell'asse maggiore, servivano al fissaggio del monile. Il gioiello doveva completarsi con un pendente a goccia o a fiocco, in modo tale che la forma a ventaglio si chiudesse componendo una sorte di cuore o scudo

  • OGGETTO fermaglio di piviale
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
    PASTA VITREA
    SMALTO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Siciliana
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bottega napoletana
  • LOCALIZZAZIONE Abbazia di Montevergine
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fermaglio veniva usato per arricchire il piviale che il sacerdote indossava durante le celebrazioni liturgiche solenni. Realizzato, in genere, con metallo prezioso, decorato con pietre preziose o con immagini, poteva narrare anche episodi sacri. Monili di questo genere, in voga nel XVII secolo, erano impiegati per arricchire anche i corpetti degli abiti. L'uso di smaltare il retro dei gioielli era molto diffuso nell'oreficeria rinascimentale e barocca. Inoltre la tecnica della pittura su smalto, consentiva di dipingere, in maniera veloce, direttamente con ossidi di metalli puri, su un fondo di smalto a tinta unita. Esemplari completi da corsetto sono quello inglese, del secondo quarto del XVII secolo del Victoria and Albert Museum, accumunato con l'esemplare in esame, dall'andamento digradante verso il basso e quello spagnolo, dello stesso periodo, della collezione Hull Grundy al British Museum di Londra, anch'esso smaltato sul retro. Ancora all'oreficeria spagnola e siciliana rimanda il pendente donato alla Madonna di Trapani dalla moglie di Francesco Fernandez de la Cueva, vicerè di Sicilia dal 1667 al 1670, oggi al Museo Pepoli di Trapani, che presenta delle similitudini con il fermaglio di Montevergine nella decorazione pittorica dei fiori smaltati che compaiono sul retro. Il fermaglio in esame venne sistemato sulla pettiglia della Madonna di Montevergine verso la fine del XIX secolo, quando furono rubati quasi tutti i gioielli e i monaci per sopperire a tale vuoto vi inserirono molti oggetti liturgici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500877362
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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