console rettangolare,
ca 1830 - ca 1840
La console, di forma rettangolare, è in legno di noce a pulitura rossa. Ha ripiano in marmo e fascia frontale liscia, senza decorazioni, poggianti su due gambe anteriori leggermente arcuate e le due retrosatanti piatte. Le gambe anteriori si innestano alla fascia con un motivo delicato ad intagli di foglie e terminano a forma di zampe leonine. Quelle posteriori sono di semplice fattura, senza decorazioni. Le quattro gambe poggiano su di una mensola centinata. Sotto la mensola, piedi sagomati con elementi semicircolari e sferici sovrapposti
- OGGETTO console rettangolare
- AMBITO CULTURALE Ambito Napoletano
-
ALTRE ATTRIBUZIONI
Ambito Campano (1989, Tescione D.; 2000, Amato C.; 2005/arpast)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Reggia di Caserta
- LOCALIZZAZIONE Prefettura di Caserta
- INDIRIZZO Piazza della Prefettura, 2, Caserta (CE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Console rettangolare in stile Biedermeier, dalle forme arrotondate, pulite ed eleganti, ravvivata da pochi elementi decorativi (piede leonino e attacco con motivi fogliati delle gambe anteriori) da accostare alla produzione sviluppatasi tra la fine degli anni ’20 e gli anni ’30 dell’Ottocento alla corte borbonica il cui nome più rilevante fu quello dell’ebanista della Real Tappezzeria Vincenzo Brassetti (cfr. E. Colle, Gli stili a corte: l’evoluzione del gusto degli appartamenti reali della Reggia di Caserta da Ferdinando IV a Francesco II, in Casa di Re. Un secolo di storia alla Reggia di Caserta 1752-1860, catalogo della mostra, Reggia di Caserta, 8 dicembre 2004 – 13 marzo 2005, Milano 2004, pp. 39-53, p. 50). La console è simile ad un'altro esemplare conservato nella Reggia di Caserta e anch'esso in deposito presso la Prefettura della stessa città (NCTN 1500088731). L’affermazione anche negli arredi delle residenze reali napoletane del nuovo orientamento di gusto - sviluppatosi durante la Restaurazione nel nord Europa, divenuto simbolo della nuova classe “borghese” e perciò volutamente distante dalle sagome e dagli orpelli esasperati dello stile Impero degli arredi murattiani ispirate ai reperti archeologici – è testimoniato in alcuni quadretti d’interni che rappresentano un “Interno della Reggia di Napoli con Ferdinando II”, di Louis Nicolas Lemasle, “La Regina Maria Isabella di Napoli nei suoi appartamenti a Capodimonte” di Vincenzo Abbati e il “Ritratto di Maria Cristina di Savoia nella Reggia di Napoli” di Carlo De Falco, tutti esposti alla mostra “Civiltà dell’Ottocento a Napoli” (cfr., “Civiltà dell’Ottocento a Napoli. Le arti a Napoli dai Borbone ai Savoia”, catalogo della mostra, Napoli 1997, p. 444, n. 17.15; p. 475, n. 17.58; p. 470, n. 17.53). Sul periodo Biedermeier a Napoli e per utili confronti cfr. anche Rosazza Ferraris, Napoli Biedermeier, Napoli 1836. Le stanze della Regina Madre, catalogo della mostra (Roma, 21 novembre 2008 – 29 marzo 2009) a cura di P. Rosazza Ferraris, De Luca, Roma 2008, pp. 13-26
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500088733
- NUMERO D'INVENTARIO 2031
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0