Interno della chiesa di Santa Chiara a Napoli, prima cappella a sinistra. Interno di una chiesa
Racchiusa da una semplice cornice dorata a mistura. la tela rappresenta un piccolo spazio privato di devozione all'interno di una chiesa. Un'altare sovrastato da un baldacchino di foggia gotica sorretto da quattro colonne tortili, reca all'interno un'immagine sacra con due angeli ai lati, ravvivata da fiori e candele accese. A destra e a sinistra, numerosi quadretti disposti su varie file, forse raffigurazioni di ex voto realizzati dai fedeli in ricordo delle grazie alargite dall'immagine sacra. Davanti all'altare, in ginocchio, le mani guinte, un sacerdote - di spalle - celebra la santa messa, alla presenza di tre popolane con il capo coperto da veli e di un soldato in divisa ed alcune. Dietro le colonne binate, un'altro religioso. L'altare e il ciborio sono inseriti in una struttura architettonica più ampia, in stile moderno, con, archi e volte decorate sorrette da piedritti sui muri perimetrali e da colonne binate che, verosimilmente, separano lo spazio di preghiera privato, dal resto della chiesa, individuata già come la Santa Chiara a Napoli
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Jurch Carlo (notizie Sec. Xix): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Reggia di Caserta
- LOCALIZZAZIONE Prefettura di Caserta
- INDIRIZZO Piazza della Prefettura, 2, Caserta (CE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il piccolo dipinto, assegnato su base documentaria al poco conosciuto Carlo Jurch (attivo nel XIX sec.), è stato da sempre identificato come la rappresentazione di una scena di devozione all'interno della Chiesa di Santa Chiara di Napoli prima del bombardamento del 4/08/1943. Lo spazio raffigurato è stato individuato come quello ospitante la prima cappella a sinistra. Più precisamente, l'altare sormontato dal baldacchino ogivale è identificabile con ciò che resta del monumento funebre ad Antonio Penne, eretto dal Baboccio agli inizi del XV sec. e situato, prima dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, all'interno della prima cappella a sinistra in controfacciata. Le fotografie relative all'interno della chiesa napoletana prima dei bombardamenti, documentano come la controfacciata (rifatta come gran parte dell'interno in stile barocco), fosse articolata in arcate sorrette da colonne binate su piedistalli identici a quelli raffigurati da Jurch nel dipinto in Prefettura a Caserta. Il sepolcro del Penne, distrutto e ricostruito dopo i bombardamenti, ha mantenuto nella sua posizione originaria, in controfacciata della chiesa, a sinistra. Una foto del 1920-30 testimonia come il monumento funebre fosse diventato nei secoli un altare dedicato al Cristo Crocifisso (l'affresco sul muro retrostante) e luogo di fervida devozione popolare, dati gli innumerevoli dipinti con ex voto che risalgono sino alle basi degli archi le pareti (Archivi Alinari, ACA-F-033809-0000, reperibile al link http://www.alinariarchives.it/it/search?isPostBack=1&panelAdvSearch=opened&artista=Baboccio)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500070881
- NUMERO D'INVENTARIO 923
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Reggia di Caserta
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2016
- ISCRIZIONI in basso - CARLO JURCH - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0