Strage degli Innocenti. storie della vita di Gesù

decorazione pittorica ca 1300 - ca 1310

Personaggi: Cristo; Madonna; Bambino Gesù; S. Macario. Figure maschili: carnefici; bambini; santi; falconieri. Decorazioni: finti marmi policromi; finte architetture. Oggetti: due scheletri; sangue. Parti anatomiche: costato di Cristo. Paesaggi: rocce. Vegetali: alberi

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • LOCALIZZAZIONE MONTEFIASCONE (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cappella a pianta rettangolare e voltata a botte, presenta una decorazione ad affresco che interessa tutte le pareti dell'ambiente, anche la volta. Diversi sono i soggetti rappresentati. Si rilevano anche parti in cui vi sono intonachi dipinti e sovrapposti, questo perchè la cappella venne decorata in due epoche diverse di cui in modo frammentario restano testimonianze ancora adesso. Nelle pareti laterali ci sono decorazioni ad imitazione del marmo policromo e finte strutture architettoniche; sulla parete di fondo della cappella vi è affrescata la scena della Strage degli Innocenti che ha dato il nome alla cappella stessa; sulla parete sinistra vi è l'Incontro dei vivi e dei morti, in un riquadro c'è Cristo con i simboli della Passione e la veste di un Santo di cui si vedono pochissimo le fattezze; nella volta vi è, entro una mandorla, la raffigurazione del Cristo benedicente. In un tratto della parete destra ci sono girali e sfingi alate di gusto classico. Sull'altare, all'interno di una cornice, è effigiata la Madonna col Bambino e sulla fronte dell'altare, ben visibile all'interno di un tondo, è dipinta la figura del Cristo sofferente che mostra il costato sanguinante. Le notizie storiche della cappella sono scarse. Essa è nota come Cappella degli Innocenti per l'affresco che ne decora la parete di fondo. L'ambiente alla metà del sec. XVI era denominata Cappella di S. Lorenzo per una tela dipinta con questo soggetto iconografico ma anche Cappella del Calvario per un altro dipinto raffigurante il Monte Calvario. Nessuna delle due opere è più in loco. La campagna decorativa della cappella si suddivide in due fasi principali: la prima risale ai primi del sec. XIV di cui restano gli affreschi con il Trionfo della Morte, dipinto nell'archivolto sestiacuto della parete d'ingresso alla cappella, visibile dalla navata della chiesa, e altri dipinti frammentari presenti sulla parete sinistra dell'ambiente (Cristo che regge i simboli della passione...). Questa prima fase è da ricondurre a quella in cui vennero eseguite le Storie di S. Caterina d'Alessandria, la Dormitio Virginis, la Madonna con Bambino con i Santi entro clipei...ascrivibili all'anonimo pittore influenzato dalla maniera del Cavallini e successivi all'ampliamento della chiesa verso nord avvenuto mediante l'aggiunta di una nuova campata. L'intervento è testimoniato nella lapide murata nell'edificio che reca l'anno 1302. Questo termine cronologico aiuta a collocare la prima fase decorativa della chiesa nel primo decennio del Trecento. La seconda fase decorativa della Cappella degli Innocenti è datata al 1499 come reca l'iscrizione dipinta proprio sulla parete destra dell'ambiente. A questa seconda fase appartengono l'affresco con la Strage degli Innocenti, il Cristo dipinto sulla fronte dell'altare entro un clipeo, la Madonna con Bambino, le quinte architettoniche, i girali con le sfingi sorreggenti il libro recante l'iscrizione suddetta. Non si conosce il nome dell'autore che realizzò la decorazione alla fine del Quattrocento così come sono ignoti i nomi dei committenti. La cappella era detta della famiglia Onofri oppure indicata come la cappella fondata da Antonio vedova di Bartolomeo di Aquila. Il cattivo stato di conservazione, le cadute della superficie pittorica, non consentono un'accurata lettura dell'insieme. E' comunque possibile definire l'ambito culturale, senz'altro viterbese, con vaghi influssi benozzeschi, e soprattutto del Pastura da cui derivano i volti, la struttura volumetrica delle figure e il paesaggio in cui si sentono echi della cultura umbra, tuttavia non sembra possibile accettare l'autografia del Massaro stesso, proposta dal Faldi (1970). Locale è inoltre l'impostazione decorativa generale, con specchiature marmoree, finti stucchi e grottesche, come già nella Cappella della Crocifissione nell'isola bisentina secondo il linguaggio diffuso nella zona dal Pastura. Tra i pittori di tale ambito è Giovan Francesco di Avanzarano detto il Fantastico, che lavora nel 1498 nella vicina Bolsena e che dal 1504 è documentato a Montefiascone impegnato nella chiesa di S. Agostino nella cui decorazione pittorica si riconosce una pluralità di interventi da mani diverse. Gli affreschi della seconda campagna decorativa della cappella degli Innocenti, quindi, potrebbero essere attribuiti ad uno dei pittori di quella cerchia che ha lavorato al fianco del Fantastico nella zona se non addirittura allo stesso Pastura
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200208791-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI sul cartiglio - QUOD/ ESTIS QUOD NON/ VITARE POTESTIS - caratteri gotici - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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