allegoria della morte del soldato

monumento ai caduti, 1922 - 1922

pilastro in peperino rastremato, con base rettangolare di misura maggiore, su cui si erge il gruppo figurato (Soldato morente e angelo della morte). Iscrizioni sul fronte e sul lato destro e sinistro in bronzo a rilievo. Sulla base corona d'alloro con al centro targa con stemma (Montefiascone) in bronzo

  • OGGETTO monumento ai caduti
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
  • ATTRIBUZIONI Gera Uno (1890/ 1982): scultore
  • LOCALIZZAZIONE giardino pubblico
  • INDIRIZZO Piazzale Roma, MONTEFIASCONE (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "L'azione", organo della locale Associazione Nazionale Combattenti, il 9 gennaio del 1921 pubblica un trafiletto in cui dà notizia del rilancio, ad opera del Sindacato corrispondenti, della contribuzione per il monumento ai caduti di Montefiascone, iniziativa che "sembrava fosse stata seppellita". A tale appello la cittadinanza sembra abbia risposto in massa se il 2 giugno 1922 "Il Messaggero" riferisce dell'avvenuta inaugurazione del Monumento eseguito dallo scultore Uno Gera, autore anche del Monumento della vicina Acquapendente. L'esaltazione del momento culminante del sacrificio del soldato, la morte, è il tema del monumento, esplicito anche nella toccante dedica "Vinceste la guerra, qui vincete la morte", una delle poche che usa direttamente la parola "morte", spesso sostituita in tali ricordi da "caduti" o altro. Per questo motivo crediamo di individuare nella figura alata, più che una misericordiosa Vittoria alata (Memoria 1990), di cui peraltro non ha i consueti attributi (alloro, quercia, etc.), l'allegoria dell'Angelo della Morte così come si era codificata durante il periodo della guerra, quando nacque la leggenda che dopo la battaglia d'Ivres, la prima in cui furono usati i gas tossici, il campo fosse percorso da un Angelo alato che portava con sé i caduti. Lo scultore, in cui riconosciamo lo stesso linguaggio eroico dei soldati nudi che erigono il labaro di Acquapendente, trasfigura, con il medesimo meccanismo, il guerrirero contemporaneo attraverso l'assimiliazione con il guerriero romano, di cui prende gli attributi: il gladio e la galea. Coerente rispetto alla trasfigurazione del soldato in eroe la mancata immissione nel monumento dell'iscrizione con il nome dei caduti. Compositivamente al soldato inginocchiato con la testa reclinata a sinistra fa pendat l'Angelo, completamente sbilanciato verso di lui, in un abraccio di grande lirismo e poesia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1209845606
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI base del gruppo, lato destro - Gera U - a caratteri applicati -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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