I quattro Padri della Chiesa latina

dipinto,

entro le quattro unghiature triangolari incorniciate da una semplice modanatura

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Cesari Giuseppe Detto Cavalier D'arpino (1568/ 1640)
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'ambito del programma iconografico i Padri della Chiesa, che rappresentano l'esegesi cristiana, restano distaccati da un rapporto diretto con gli eventi narrati negli scomparti e dalle figure profetiche che abitano realisticamente le architetture illusorie. Un documento dell'Archivio di Stato di Roma, del 1587, ricorda un pagamento al Cavalier d'Arpino a conto delle pitture "factae et faciendae" nella cappella Olgiati. A quest'epoca risale infatti la commissione all'Arpino, allora diciannovenne, con contratto del 1 aprile 1587. Bernardo Olgiati, banchiere di origine comasca, aveva affidato la costruzione della cappella a Martino Longhi il vecchio, che progettò e diresse i lavori tra 1583 e 1586 circa; la cappella sorgeva sull'antico oratorio di san Giovanni Battista. La progettazione della decorazione del Cavalier d'Arpino, documentata da alcuni schizzi e disegni preparatori (gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Roettgen 1973, p. 147) fu preceduta da un viaggio del pittore in Italia settentrionale. L'esecuzione delle pitture fu iniziata nel 1593, dopo l'avvio della cappella Contarelli, e terminò nel 1595; esse mostrano la conoscenza della pittura illusionstico-spaziale e l'ispirazione alla pittura veneta ed emiliana e alle opere del Correggio (cupola del Duomo di Parma), di Bernardino Gatti (Cremona, duomo), oltre che di Barocci e Francesco Vanni. Roettgen nota che la decorazione realizza per la prima volta la perfetta coerenza tra spazio reale e programma iconografico, considerandola un capolavoro del genere insieme alla Sala Clementina in Vaticano dei fratelli Alberti. Si è ipotizzato l'intervento di Giovanni Alberti per la partitura della volta (Pedrocchi 2003, che cita C. Dalmazzone, tesi di laurea Roma 2001-02). L'Arpino chiamò in questa occasione Cesare Rossetti, suo collaboratore, che lavorò alle "storiette" della Passione in monocromo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200161651-3
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Roma
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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