figura femminile con fanciullo

pendola, 1750 - 1799

Pendola a soggetto costituita da una base poggiante su due grandi volute terminanti con un piede a riccio e riccamente decorata nella parte centrale da motivi vegetali; quadrante rotondo in smalto bianco con numeri romani e cornice a ovuli; gruppo scultoreo di coronamento

  • OGGETTO pendola
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    metallo/ doratura
    SMALTO
  • MISURE Altezza: 44
    Larghezza: 40
  • AMBITO CULTURALE Bottega Francese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello della Rancia
  • INDIRIZZO Contrada Rancia, Tolentino (MC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio in esame, che risulta privo del sostegno posteriore, è una tipica pendola a soggetto, cioè un orologio da appoggio affermatosi soprattutto in Francia a partire dalla seconda metà del XVIII secolo che era al tempo stesso anche un importante oggetto d'arredamento perchè poteva essere di tipo architettonico oppure a soggetto riproponendo gli stili delle arti decorative delle varie epoche, dal Rococò all'Impero (Negretti - De Vecchi, 1993). In questo caso la pendola presenta caratteri stilistici riconducibili allo stile rococò, cui rimanda anche la leggerezza del gruppo scultoreo. Il bene proviene da Palazzo Parisani Bezzi, attualmente in restauro, in parte di proprietà del Comune di Tolentino che possiede il primo e secondo piano, ma originariamente della famiglia dei conti Parisani, una delle più antiche ed illustri di Tolentino della quale si hanno testimonianze fin dai primi anni del sec. XIV. Domenico Parisani, nato nel 1723 da Francesco Saverio (1689-1758) che era stato aggregato alla nobiltà cittadina nel 1718, ebbe quattro fratelli e si sposò nel 1758 con la contessa Anna Carandini di Modena. Alla sua morte, nel 1807, il palazzo fu acquistato da Giovanni Bezzi, notaio, deputato delle strade (1801), membro del Consiglio distrettuale di Tolentino (1808), appaltatore del dazio (1811), soprintendente dei generi di privativa (1815) e amico di Domenico e dei suoi figli. L'originaria residenza venne ampliata con l'acquisto di altri edifici adiacenti ma il piano nobile, dove Napoleone fu ospite nel 1797 per sottoscrivere l'accordo con lo Stato Pontificio e da cui proviene il bene catalogato, è rimasto invariato fino ad oggi, a differenza del piano terra che è stato adibito ad altri usi, e del secondo, abitato da privati fino al 1998. Quattro sono infatti le sale, oltre alla Sala detta degli Arazzi, alla Cappellina e al Gabinetto di Toletta, che costituiscono la parte di rappresentanza del Palazzo ubicata al primo piano e mantenuta quasi intatta negli arredi e nelle decorazioni in virtù degli eventi del 1797: la `Sala di ingresso`, la `Sala da ricevere`, la `Sala della Pace` (o Sala Gialla per via delle pareti rivestite in damasco giallo) dove fu sottoscritto il Trattato e la `Sala da letto di Napoleone` (C. Bianconi, 1996). Subito dopo la morte del Parisani fu stilato un `Inventario de' Beni ereditarij della Bo[na] Me[moria] Nob[ile] Sig. Domenico Parisani defonto li 3 Decembre 1807`, un importante documento conservato nell'Archivio dell'Accademia Filelfica di Scienze Lettere ed Arti di Tolentino che permette di ricostruire l'immagine dell'edificio, anche se pochi arredi e opere d'arte corrispondono alla descrizione, spesso sommaria, a causa delle trasformazioni avvenute nel corso dei secoli. Molti dipinti, infatti, furono venduti o rubati e gran parte dei mobili originali è scomparsa, sostituiti da altri provenienti probabilmente da acquisizioni di varia natura della famiglia Bezzi, perciò solo alcune volte è stato possibile individuare con certezza le opere nell'Inventario pubblicato da Oriana Mattioli in `Quaderni del Bicentenario` (n. 4 1999) costituito da un fascicolo di 53 carte le cui prime 35 forniscono l'elenco dei beni mobili presenti nel palazzo a quella data; l'orologio in esame, ad esempio, non è stato rintracciato ma compare anche in fotografie di recenti allestimenti come parte integrante dell'arredo della cosiddeta Sala dei quadri (Tolentino Guida, 2000). L'opera, unitamente alle altre depositate presso il Castello La Rancia, sarà a breve termine trasferita in altra sede perchè l'edificio è interessato da un restauro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100143300
  • NUMERO D'INVENTARIO inv., n.7337 (sala 1.07)
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2003
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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