La lotta dei dannati coi demoni e motivi ornamentali a grottesche
Incorniciata da una fascia scura con elementi decorativi a sguscio e motivi dorati, si stende una decorazione a grottesche su fondo d'oro, includente tralci d'acanto, racemi vegetali e piccole figure ibride, ripetuti più volte in maniera speculare. All'interno della specchiatura si aprono due scomparti rettangolari ed uno tondo, similmente incorniciati di scuro e includenti figurazioni a monocromo. Tali inserti sono collegati tra loro e alla cornice della specchiatura da segmenti di raccordo, anch'essi ornati di elementi a sguscio. Il resttangolo superiore comprende una composizione ove, in un paesaggio desolato, alcuni dannati ignudi appaiono soccombere alle percosse di due diavoli alati sulla destra e di un demone armato di frusta e visto di spalle sulla sinistra
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Signorelli Luca (e Aiuti)
- LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione della Cappella di S. Brizio venne condotta dal Signorelli tra il 27/4/1500, data di compilazione del contratto di allogagione (Della Valle 1791; Fumi 1891), e la fine del 1503, dal momento che il 25/10/1503 l'artista fu prescelto a far parte dei Priori di Cortona per novembre e dicembre (Carli 1965, p. 102). Riguardo alla fascia inferiore delle pareti è probabile che ad essa si sia atteso solo dopo l'esecuzione delle grandi scene superiori: inoltre l'opera forse rimase incompiuta per qualche tempo: nel 1510 ci fu l'intervento di Francesco Signorelli (Van Marle 1928), nipote di Luca, e di un suo compagno, forse riguardante la doratura delle grottesche (Carli 1965, p. 108); queste ultime poi sarebbero state ideate dal Signorelli, ma eseguite in alcuni tratti da aiuti (Salmi 1953). La figurazione in monocromo dei dannati in lotta coi demoni (Luzi 1866) richiama molto da vicino la composizione con l'Inferno: a differenza di quest'ultima però il reattangolo in monocromo esclude qualsiasi groviglio di corpi. Anzi, la desolazione del vasto orizzonte spoglio e le lunghe ombre proiettate dai corpi, sembrano accenntuare vieppiù il senso di isolamento e drammatica solitudine dei dannati. Tutte le figure sono indagate anatomicamente con acribia e la rappresentazione dei corpi formati da fasci di muscoli contratti e tesi sembra ricollegare il Signorelli di questa fase alle precedenti esperienze di Pietro del Pollaiolo e soprattutto a quelle di Antonio del Pollaiolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000150570
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0