San Matteo

scultura, 1595 - 1595

L'apostolo, dalla barba folta e i capelli ricci, volge il capo verso la sua destra, mentre con la mano sinistra trattiene sulla spalla il manto e con la destra sorregge un volume aperto. Col peso del corpo gravitante sulla gamba destra egli avanza leggermente con la sinistra, alla quale si aggrappa un angioletto in forma di putto alato. S. Matteo indossa una tunica dalle pieghe ridondanti che si avviluppano a terra in un nodo plastico

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA MARMO DI CARRARA
  • ATTRIBUZIONI De Boulogne Jean Detto Il Giambologna (attribuito): scultore
    Franqueville Pierre Detto Francavilla Pietro (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell' Opera del Duomo
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura, originariamente collocata lungo la navata centrale del Duomo (Luzi, 1866), fu commissionata dai Soprastanti l'11/07/1595 al Gaimbologna (Luzi, 1891; Garzelli, 1972), che s'impegnava a compierla entro due anni. In realtà la statua fu consegnata soltanto il 6/7/1600 (Fumi, 1891) e fu eseguita materialmente da P. Francavilla (Dhanens, 1956), arista legato da un lungo sodalizio col Giambologna. Il Francavilla, anch'egli educato alla maniera fiorentina (R. Wittkover, Art and architecture in Italy 1600-1750, London 1965, p. 86), come si può vedere nelle sculture realizzate in completa autonomia, in quest'opera si attiene strettamente allo stile del Maestro. Il Giambologna, dopo aver creato delle sculture dalle forme più aperte, sembra qui tornare alla classica impostazione michelangiolesca chiusa, basata su un serrato contrapposto e disegnata secondo lo schema delle figura serpentinata, coi muscoli in tensione e ben rilevati. Al David di Michelangelo sembra poi rimandare il tipico gesto della mano raccolta sulla spalla. Tuttavia si notano anche echi delle realizzazioni precedenti del Giambologna e del suo particolare virtuosismo: ad es. lo snodo verticale delle due figure di S. Matteo e l'Angelo richiama l'avvitamento elicoidale dei personaggi del Ratto delle Sabine (1582). Lo schema del S. Matteo verrà poi replicato con poche varianti nel S. Luca del Giambologna per Orsanmichele (1602) (Holderbaum, 1983, tav.CXXXIV-V), nel quale ritroviamo identici in gesto, il ricadere dei panni e il disporsi delle pieghe e e il concetto generale dell'opera
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000067948
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • ISCRIZIONI Sul petto della figura - "OPUS GIONNIS BOLOGNE" - capitale - a caratteri capitali - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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