compianto sul Cristo morto
Su un fondale scuro, al centro, in basso, il corpo del Cristo cinto ai finachi da una fascia , è adagiato in terra, appoggiato col busto sulle ginocchia della Madonna. La Vergine, ammantata di scuro, è accovacciata in terra a sorreggere il corpo del figlio, mentre con la mano destra gli accarezza il capo. Vicino è la Maddalena,c he tiene in grembo il braccio destro del Cristo, piegta in avanti per poterle baciare la mano. Alle spelle del gruppo un finto rilievo è figurato con la scena del Trasporto del corpo di Cristo. Sulla sinistra un afigura maschile, identificata in S. Faustino, si volge gravemente verso la scena.; il Santo, vestito di rosso, ha legata al collo un macina da mulino. Alla destra un'altra figura , riconosciuta per Pietro Parenzo, partecipa mestamente; il Santo, in vesti da Rettore, ha confitta nel capo un'accetta
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Signorelli Luca (e Aiuti)
- LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione della Cappella di S. Brizio-iniziata a seguito del contratto del 27/4/1500 (Della Valle 1791; Fumi 1891) e terminata entro la fine del 1503 (Carli 1965, p. 102)- nel 1502 subì una lunga battuta d'arresto: già a partire dal 21/2 L. Signorelli era segnalato a Cortona (Carli 1965, p. 107) e di nuovo nel giugno si ha notizia di una sua permanenza nella città natale: a causa della peste che aveva colpito la sua famiglia, l'artista però non poteva risiedere tra i Priori (Carli 1965, p. 107). Il 2 o il 3/7 moriva il figlio Antonio (Salmi 1953) e sembra che il Mestro ne abbia immortalato le sembianze nella figura del Cristo del Compianto della chiesa di S. Margherita a Cortona, eseguito probabilmente durante l'agosto 1502 (Carli 1965, p. 107). Soltanto nel novembre la presenza del Signorelli è di nuovo documentata ad Orvieto (Perali 1919) e verosimilmente a quel tempo risale l'inizio della decorazione della Cappellina : tutta la critica ha infatti riconosciuto nel Compianto di Orvieto una ripresa diretta da quello di Cortona, immediatamente precedente (Venturi 1922; Carli 1946; Scarpellini 1964). L'opera, elogiata per il suo lirismo fin dai primi studi (Cavalcacaselle-Crowe 1898; Mancini 1903) è incentrata sul commovente abbandono del corpo di Cristo, pallidamente ombreggiato, sostenuto dalle due Marie dolenti. Le due figure che completano la composizione sono quelle di S. Faustino e di S. Pietro Parenzo, martirizzati secondo la tradizione degli Orvietani (Luzi 1866), le storie dei quali sono narrate nei tondi in monocromo sui sotegni laterali della volta. Entrambe le figure, riassunte negli ampi panneggi a conca delle vesti, mostrano un contenuto ma vigoroso impianto monumentale, di ascendenza vagamente peruginesca
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000066940
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0