Santa Caterina d'Alessandria

dipinto, 1380 - 1380
Petruccioli Cola (attribuito)
notizie 1372-1394

La santa è rappresentata in piedi, volta di tre quarti verso destra. Con la destra tiene una ruota uncinata; indossa una lunga veste con mantello. Capelli biondi raccolti, corona, aureola. A destra in basso vi è una figura di uomo in ginocchio, di profilo verso sinistra, interamente vestito di bianco ed incappucciato. la parte superiore ha cornice con motivi geometrici. Ai lati della santa vi è un' iscrizione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Petruccioli Cola (attribuito): pittore
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Opera del Duomo
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Cola Petruccioli di Marco di Orvieto fu allievo di Ugolino di Prete Ilario; geniale interprete della tradizione orvietana, mostra di conoscere direttamente i grandi maestri senesi. Influenzato da Ambrogio Lorenzetti e da Puccio Capanna, sviluppò uno stile che anticipava il naturalismo di Gentile da Fabriano. Citato per la prima volta in un pagamento per la decorazione della tribuna nel 1372, risulta ancora attivo nella stessa opera nel 1375-78 con un aumento di salario. Nel 1380 lavorò con Andrea di Giovanni nel finto coro della tribuna. Da una dichiarazione del figlio Policleto risulta che Cola abitò ed esercitò la propria attività per venti anni a Perugia, ove morì nel 1401. Sue opere certe sono la Crocefissione nella cappella sotto il Duomo (cripta), datata febbraio 1380 e firmata "Colaus Petruccioli", gli affreschi del finto coro che sono documentati, la tavoletta con Madonna e quattro Santi nella Collezione Cini a Venezia firmata "Cola da Urbevetere", il dittico della Pinacoteca Comunale di Spello firmato "Colaus Petru(ccioli) de Urbeveteri", l'affresco di S. Maria Maggiore a Venezia con scritto "Chola de Urbevetere", un altro affresco all'esterno della Chiesa di S. Lorenzo in Assisi firmato anch'esso "Chola pictor" ed un trittico di proprietà De Carlo con scritto "Coleus Petruccioli". L'artista segue qui in pieno l'iconografia abituale di S. Caterina d'Alessandria, protettrice degli studenti e della cultura in generale. Di stirpe regale e di grande erudizione, la Santa subì il martirio nel IV sec., sotto l'imperatore Massenzio; secondo la "Legenda Aurea" questi tentò di sedurla facendo crollare la sua fede. Non riuscendo personalmente affidò il compito a cinquanta filosofi, i quali uscirono dall'impresa convertiti al Cristianesimo. Per Caterina, l'imperatore escogitò uno strumento di tortura costituito da quattro ruote uncinate alle quali la santa fu legata, ma esse furono distrutte da un fulmine, così la Santa su decapitata. In iconografia il suo attributo più comune è la ruota, spesso provvista di punte, intera o spezzata; se piccola è retta dalla Santa, se grande giace ai suoi piedi. Altri suoi attributi possono essere la palma del martirio e l'anello delle sue nozze mistiche con Cristo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000064860
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
  • ISCRIZIONI al centro - "CA(..) HRINA" - caratteri gotici -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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