Parato modello canonico romano. Lampasso liserè, fondo raso da 5 faccia-or dito, prodotto da una trama e un ordito entrambi di fondo; decorazione a t rame liserè legate in diagonale direzione S, a trame broccate di sete poli crome legate in diagonale direzione S, slegate sul rovescio e a trame broc cate di argento dorato filato slegate sul dritto. Nel disegno si riscontra no effetti "berclès". Nel barccio destro della croce della pianetae nella stola vi sono due tasselli di tessuto in lampasso realizzati con telaio m eccanico. Galloni realizzati a telaio con disegni geometrici a trame lanci ate d'argento dorato filato e sono presenti lungo la croce, lo scollo dell a pianeta e delle croci della stola, del manipolo e della b usta. Sui bord i della pianeta corre un galloncino d'argento dorato filato, frange dello stesso tipo sono nelle parti terminantidella stola e del manipolo. Nel par ato sono presenti due fodere, una in taffetas di lino e una di taffetas di seta. Sul tetto si affaccia una finestra con all'interno del vano un'inte laiatura a losanghe e vi si poggia un grande vaso sormontato da un uccello con lo sguardo rivolto verso un tralcio ricco di foglie innetato sulla so mmità della finestra. Il tutto è sorretto da volute che riecheggiano un"ap plique"
- OGGETTO parato da chiesa
-
MATERIA E TECNICA
argento/ doratura
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italia Settentrionale Manifattura Francese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
- LOCALIZZAZIONE Palazzo di Martino IV
- INDIRIZZO Piazza del Duomo, Orvieto (TR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Al di sopra della scena quattro ucceli in volo. Questo motivo si rpete in serie orizzontali. I colori sono: fondo, avorio, decorazione rosa, giallo, verde e loro sfumature, amrrone, oro, galloni, oro; fodere, avorio, giall o. Questo motivo può considerarsi un esempio dello stile Revel la cui prod uzione tessile, circoscrivibile tra il 1730 e il 1740 conquistò in breve t empo l'Eropa (Devoti D., 1974, p. 29). Il creatore di queste stoffe fi Jea n Revel (1684-1751) figlio di un pittore che aveva lavorato a Versailles p er Le Brun, e pittore egli stesso. In questi tessuti rimane costante la re sa accentuatamente naturalistica degli elementi vegetali e architettonici disposti apparentemente con estrema libertà e finalizzati verso il chiaro scuro. Sul piano tecnico questo risultato fu reso possibile attraverso la tecnica del Point rentrè. Essa consiste nel far rientrare per breve tratto una trama di un colore in quella del colore contiguo in modo da evitare l o stacco netto e di ottenere uan serie di sfumature avvicinando gli effett i della broccatura a quelliud ella tecnica dell'arazzo. (cfr. Devoti D., 1 974, p. 29; M. Cuoghi Costantini, 1985 p. 50)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000061180
- NUMERO D'INVENTARIO 10/66 n. 46
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0