S. Pietro apostolo

decorazione a intarsio,

Mezza figura di Santo posto frontalmente. Ha capelli con chierica, aureola, corta barba riccioluta; indossa una tunica, mantello con spilla circolare sul petto e pallio. Nella mano sinistra tiene due chiavi poste incrociate, nella destra un libro chiuso

  • OGGETTO decorazione a intarsio
  • MATERIA E TECNICA legno di ciliegio/ intarsio
    legno di acero/ intarsio
    legno di agrifoglio/ intarsio
    legno di bosso/ intarsio
    legno di sorbo/ intarsio
    legno di tiglio/ intarsio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Orvietana
  • ATTRIBUZIONI Mari Ludovico (xix Sec): progettista
    Saracinelli Girolamo (xix Sec): esecutore
    Perali Carlo (xix Sec)
    Palmieri Nicola (notizie Sec. Xix)
    Palmieri Costantino (xix Sec)
    Palmieri Giuseppe (notizie, Sec. Xx)
  • LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE S. Pietro, principe degli Apostoli, fondò la prima comunità cristiana a Roma, fu fatto crocefiggere nel 64 da Nerone. Il Santo è considerato il primp Pontefice. Le sue raffigurazioni presentano una tipologia costante: è rappresentato come un uomo di mezza età ma vigoroso, con capelli corti e ricciuti, un poco stempiato o tonsurato, con corta e riccia barba, tratti somatici marcati e da popolano. Di solito indossa un mantello giallo oro, sopra una tunica azzurra o a volte verde; ha come attributo specifico una o due chiavi (d’oro e d’argento). Altri suoi attributi: croce capovolta, con la quale fu martirizzato, croce pastorale, libro, il gallo. Riguardo le notizie complessive sulla storia del coro ligneo, vedi scheda generale: Coro Ligneo. La fattura di questa tarsia è documentata al 1859 (Fumi, op. cit., p. 280) quando fu tolta l’antica, in pessime condizioni e sostituita con una nuova, eseguita su lucido, dell’antica. L’originale, attualmente nei depositi del Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto, fu eseguita da un intagliatore senese tra il 1329 e il 1370 (Garzelli, op. cit., p. 48 e segg; A.O.P.S.M., Mem. e Contratti, 1353- 1364, c.51; Ivi, ??. IN, 1370 agosto 24). La nuova tarsia fu eseguita durante i grandi lavori ottocenteschi che interessano il coro ligneo, dal 1859 e diretti da Ludovico Mari e Girolamo Saracinelli; l’esecuzione materiale spetta a uno dei collaboratori del Mari e del Saracinelli; Carlo Ferali, Nicola, Giuseppe e Costantino Palmieri (vedi annotazioni: Roma, Archivio Centrale dello Stato, AA.BB.AA:, I vers., a. 1860-1890, b. 533)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060760
  • NUMERO D'INVENTARIO 14550
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
  • ISCRIZIONI ai lati - S. PETRUS/ APOSTOLUS - capitale - a intarsio - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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