S. Pietro apostolo
decorazione a intarsio
1859 - 1859
Mari Ludovico (xix Sec)
XIX sec
Saracinelli Girolamo (xix Sec)
XIX sec
Perali Carlo (xix Sec)
XIX sec
Palmieri Nicola (notizie Sec. Xix)
notizie sec. XIX
Palmieri Costantino (xix Sec)
XIX sec
Palmieri Giuseppe (notizie, Sec. Xx)
notizie, sec. XX
Mezza figura di Santo posto frontalmente. Ha capelli con chierica, aureola, corta barba riccioluta; indossa una tunica, mantello con spilla circolare sul petto e pallio. Nella mano sinistra tiene due chiavi poste incrociate, nella destra un libro chiuso
- OGGETTO decorazione a intarsio
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MATERIA E TECNICA
legno di ciliegio/ intarsio
legno di acero/ intarsio
legno di agrifoglio/ intarsio
legno di bosso/ intarsio
legno di sorbo/ intarsio
legno di tiglio/ intarsio
- AMBITO CULTURALE Bottega Orvietana
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ATTRIBUZIONI
Mari Ludovico (xix Sec): progettista
Saracinelli Girolamo (xix Sec): esecutore
Perali Carlo (xix Sec)
Palmieri Nicola (notizie Sec. Xix)
Palmieri Costantino (xix Sec)
Palmieri Giuseppe (notizie, Sec. Xx)
- LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
- NOTIZIE STORICO CRITICHE S. Pietro, principe degli Apostoli, fondò la prima comunità cristiana a Roma, fu fatto crocefiggere nel 64 da Nerone. Il Santo è considerato il primp Pontefice. Le sue raffigurazioni presentano una tipologia costante: è rappresentato come un uomo di mezza età ma vigoroso, con capelli corti e ricciuti, un poco stempiato o tonsurato, con corta e riccia barba, tratti somatici marcati e da popolano. Di solito indossa un mantello giallo oro, sopra una tunica azzurra o a volte verde; ha come attributo specifico una o due chiavi (d’oro e d’argento). Altri suoi attributi: croce capovolta, con la quale fu martirizzato, croce pastorale, libro, il gallo. Riguardo le notizie complessive sulla storia del coro ligneo, vedi scheda generale: Coro Ligneo. La fattura di questa tarsia è documentata al 1859 (Fumi, op. cit., p. 280) quando fu tolta l’antica, in pessime condizioni e sostituita con una nuova, eseguita su lucido, dell’antica. L’originale, attualmente nei depositi del Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto, fu eseguita da un intagliatore senese tra il 1329 e il 1370 (Garzelli, op. cit., p. 48 e segg; A.O.P.S.M., Mem. e Contratti, 1353- 1364, c.51; Ivi, ??. IN, 1370 agosto 24). La nuova tarsia fu eseguita durante i grandi lavori ottocenteschi che interessano il coro ligneo, dal 1859 e diretti da Ludovico Mari e Girolamo Saracinelli; l’esecuzione materiale spetta a uno dei collaboratori del Mari e del Saracinelli; Carlo Ferali, Nicola, Giuseppe e Costantino Palmieri (vedi annotazioni: Roma, Archivio Centrale dello Stato, AA.BB.AA:, I vers., a. 1860-1890, b. 533)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060760
- NUMERO D'INVENTARIO 14550
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2012
- ISCRIZIONI ai lati - S. PETRUS/ APOSTOLUS - capitale - a intarsio - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0